Ieri per diverse ore c’è stata molta tensione sulla possibilità che il Governo potesse decidere l’estensione della zona rossa a tutta la Lombardia dopo che, rispondendo a una domanda di un giornalista del TG 2 durante il briefing quotidiano sul coronavirus alla Protezione civile, il presidente dell’Iss
Silvio Brusaferro non aveva smentito la possibilità, limitandosi a dire che la situazione nella Regione si stava monitorando e che si stavano valutando nuove misure.
Nessuna conferma, quindi ma, come notato da diversi media,
noi compresi, neanche una smentita. Va detto che già in serata, forse per il clamore dell’ipotesi di fermare la regione tra le più popolose e ricche del Paese, veniva fatto trapelare che in realtà si stava valutando l’allargamento solo di qualche altra zona e non certamente di tutto il territorio regionale.
Poi stamattina la smentita definitiva di quell’ipotesi draconiana in un’intervista al
Corriere della Sera nella quale Brusaferro sottolinea che “chiudere una Regione non avrebbe senso”, specificando di non essere lui “la persona che decide”, “sono solo uno dei membri del comitato tecnico scientifico che riferisce alla presidenza del Consiglio le valutazioni”.
“Non ho mai affermato una cosa simile. Alla domanda se pensiamo di allargare la zona rossa ho risposto semplicemente che stiamo valutando le misure da prendere in Lombardia che è una delle zone critiche. È ben diverso parlare di zona rossa”, ha aggiunto.