Coronavirus. Governo sceglie linea dura: blocco dei transiti in ingresso e uscita nei 10 comuni del Lodigiano e nel Comune di Vò (PD). Chiuse scuole, bloccate le manifestazioni di qualsiasi tipo, comprese quelle sportive
22 febbraio - Lo provede il decreto legge approvato stanotte dal Consiglio dei ministri. Analoghe limitazioni potranno essere emanate anche per altre località in caso di bisogno. Potranno inoltre essere sospese le gite scolastiche in Italia e all'Estero. Conte: "Allo stato non ci sono i presupposti per sospensione del trattato di Shengen". Speranza sul boom dei casi: "L'alto numero di casi positivi riconosciuti e isolati sono frutto di un grande lavoro che va nella direzione del contenimento". LA BOZZA DEL DECRETO
Il Governo vara misure drastiche per il contenimento dei focolai di coronavirus in Lombardia e Veneto. A conclusione di un Consiglio dei ministri straordinario durato oltre 4 ore, è stato approvato un decreto, composto da 3 articoli, del quale Quotidiano Sanità è in grado di anticipare una bozza. Con questo provvedimento verranno isolati i 10 Comuni del lodigiano interessati dall'epidemia, ed il Comune di Vò in provincia di Padova. Verranno disposti presidi e controlli per impedire che si possa entrare o uscire da queste zone.
Saranno inoltre sospese, già da domani, le attività sportive programmate in Lombardia e Veneto. Le misure interesseranno anche le scuole. Sospesi i servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado. Il ministro competente potrà inoltre bloccare le gite scolastiche programmate in Italia e all'Estero. E ancora, stop ad ogni tipo di manifestazione ed eventi in luoghi pubblici e privati e ai servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Chiusura di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità.
L’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità verrà condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (mascherine). Limitazione all’accesso o sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone terrestre, aereo, marittimo, ferroviario su rete nazionale o di trasporto pubblico locale. E, infine, sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori e le aziende, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità e di quelle che possono essere svolte in modalità domiciliare ovvero in modalità a distanza.
Non verrà invece sospeso il trattato di Shengen. A sottolinearlo è stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte spiegando che "allo stato attuale non ci sono i presupposti per richiederne la sospensione".
"Abbiamo adottato linea di massima precauzione da subito. Dal blocco dei voli per la Cina ad una serie di rigorosi controlli. Questa linea di rigore e massima cautela ci consente oggi di disvelare questi casi di contagi. Stiamo effettuando centinaia e centinaia di tamponi. Ci siamo però resi conto di dover adottare alcune ulteriori misure di contenimento", ha spiegato Conte.
"Col provvedimento di oggi rendiamo possibili anche interventi fuori da quei territori attualmente interessati dall'epidemia. La linea da tenere è quella della massima prudenza. Abbiamo provato a tenere da subito il livello di attenzione più alto possibile per contenere la possibile diffusione del virus anche in Italia. Siamo tra i Paesi che stanno facendo di più in assoluto. I casi positivi riconosciuti e isolati sono frutto di un grande lavoro che va proprio nella direzione del contenimento", ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza.
È stato poi affrontato il 'giallo' del paziente zero. Il sospettato è risultato negativo sia al tampone che ai successivi controlli per verificare la possibile presenza di anticorpi che potessero dimostrare una sua guarigione. Il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro ha spiegato: "È in corso un'indagine epidemiologica approfondita che ha l'obiettivo di andare a ricostruire la catena di trasmissione. Si stanno vagliando tutte le ipotesi. Contiamo di poter avere delle risposte nelle prossime giornate".
Questi i dati attuali dei contagi da coronavirus forniti dal capo della Protezione civile Borrelli: 79 casi di persone positivie, di cui 2 decedute (una in Lombardia e una in Veneto) e una guarita (il govane italiano dimesso oggi dallo Spallanzani); 54 contagi accertati in Lombardia, 17 in Veneto, 2 in Emilia Romagna, 2 in Lazio (i due turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani), 1 in Piemonte.
Il premier Conte ha poi annunciato che nei prossimi giorni verrà adottato un altro decreto legge, "per promuovere misure di impatto economico ed indennizi vari che andranno a sopperire al disagio economico che stiamo causando alle popolazioni locali. Non lasceremo soli quei cittadini".