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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Scienza e Farmaci

Coronavirus. I dati aggiornati al 2 febbraio: 14.557 casi e 304 morti. Oms chiede attenzione contro le informazioni false e fuorvianti

immagine 3 febbraio - Pubblicato il bollettino quotidiano Oms: nessun nuovo Paese coinvolto al 2 febbraio. Ma l'Oms lacian l'allarme sull'eccesso di informazioni al di fuori dei canali istituzionali, difficilemnte controllabili e verificabili che creano allarmismi e rendono difficile orientarsi tra notizie vere e fake noews, una vera e propria "infodemic" come la chiama l'Oms. IL BOLLETTINO.
Salgono a 14.557 i casi confermati di nuovo Coronavirus segnalati nel bollettino Oms del 2 febbraio. I decessi sono 304 e i Paesi coinvolti 23 (nessun nuovo Paese segnalato).
 
L'occasione della pubblicazione del bollettino è usata dall'Oms anche per lanciare un inedito allarme su quella che l'Oms definisce come "infodemic" una vera e propria patologia informativa sul nuovo Coronavirus che si sta caratterizzando con il proliferare di informazioni da fonti non accreditate che creano allarmismo e rendono difficile orientarsi su ciò che è vero rispetto fake news allarmistiche e fuorvianti.
 
Coronavirus: l’Oms fa (come ogni giorno) il punto e lancia l’allarme fake news che stanno “inquinando” la corretta informazione sull’epidemia e provocando danni.
 
A causa dell'elevata richiesta di informazioni tempestive e affidabili, i team di comunicazione del rischio tecnico e social media dell'Oms hanno lavorato a stretto contatto per rintracciare e rispondere a miti e voci.
 
Attraverso la sua sede a Ginevra, i suoi sei uffici regionali e i suoi partner, l'Organizzazione sta lavorando 24 ore al giorno per identificare le voci più diffuse che possono potenzialmente danneggiare la salute del pubblico, come misure di prevenzione o cure false.
 
Questi miti vengono quindi confutati con informazioni basate sull'evidenza. L'Oms sta rendendo disponibili informazioni e consigli sulla salute pubblica sul 2019-nCoV sui suoi canali di social media (inclusi Weibo, Twitter, Facebook, Instagram, LinkedIn, Pinterest) e sul sito Web.
 
 
3 febbraio 2020
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