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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Scienza e Farmaci

L’ospedale del futuro è sempre più hi-tech

di Michela Perrone
immagine 29 novembre - Oggi è possibile gestire in modo automatizzato il farmaco, dal momento della prescrizione alla somministrazione al letto del paziente. Si tratta di sistemi che necessitano di un investimento iniziale, per finanziare l’innovazione, ma che permettono di azzerare gli sprechi, risparmiare sui consumi e migliorare la sicurezza dei pazienti, oltre a facilitare il lavoro degli operatori sanitari. Se ne è parlato durante un convegno a Milano
Aumenta la sicurezza dei pazienti e l’aderenza alla terapia, elimina sprechi e inefficienze, permettendo un controllo ottimale dei costi. La gestione automatizzata del farmaco per alcune strutture italiane – lombarde e non solo – è già realtà. Se ne è parlato a Milano giovedì 21 novembre all’interno del convegno “Tracciabilità, sicurezza ed efficienza nell’ospedale del futuro”, promosso dall’associazione “Tra il Dire e il Fare”, che ha visto la presenza di istituzioni e dirigenti della sanità regionale.
 
In particolare, si è affrontato il tema dei sistemi per la tracciabilità e la gestione informatizzata di farmaci e dispositivi medici. I progetti attivi nelle Aziende socio-sanitarie territoriali (Asst) lombarde dimostrano che in questo modo è possibile azzerare gli errori di prescrizione e somministrazione dei medicinali, conseguendo in media un risparmio del 15-25% sui consumi, del 20-40% sulle giacenze di magazzino e l’azzeramento dei farmaci scaduti.

“Regione Lombardia ha messo in campo azioni concrete di automazione del farmaco all’interno delle aziende ospedaliere, sia attraverso sistemi centralizzati e robotizzati di gestione dei magazzini centrali e di reparto, sia attraverso la gestione del farmaco monodose, che inizia con una prescrizione digitale e arriva alla distribuzione al letto del paziente – ha dichiarato Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia – In una delibera approvata pochi giorni fa abbiamo investito 11 milioni di euro, che si aggiungono ai 5 già stanziati ad aprile, per consentire a tutti i presidi ospedalieri di avviare in modo concreto la cartella clinica elettronica cui poi collegare il tema della gestione informatizzata del percorso del farmaco”.

L’acquisto e la logistica di farmaci e dispositivi medici rappresentano la seconda voce di spesa per gli ospedali, incidendo per il 20% sui costi totali. Spesso questi processi sono gestiti manualmente, con conseguenti sprechi e un aumento del rischio clinico dovuto all’errore umano. Secondo la XV edizione della Mappatura del rischio del sistema sanitario regionale, che ha analizzato le richieste di risarcimento danni in Lombardia nel periodo 1999-2018, gli eventi generatisi da attività ospedaliera pesano per il 96,8% dell’importo complessivo liquidato (superiore al miliardo di euro) e gli errori terapeutici (tra i quali rientrano anche quelli di terapia farmacologica) sono la terza causa di risarcimento da parte delle Asst (11,4% degli importi liquidati), dopo gli errori chirurgici e quelli diagnostici.

“La stessa AHRQ americana, l’agenzia per la ricerca sanitaria e la qualità, sostiene che l’informatizzazione e l’automazione di tutto il processo del farmaco sia l’unica soluzione possibile per ridurre gli errori legati alla somministrazione di medicinali – ha ricordato Luciana Bevilacqua del Gruppo di lavoro per la programmazione delle attività di risk management nelle strutture sanitarie della Regione Lombardia – Purtroppo noi ci troviamo di fronte a scelte frammentate e non sono molte le aziende che a livello nazionale possano vantare di avere un sistema di automazione per la preparazione e la somministrazione del farmaco”.

In questo la Lombardia è un fiore all’occhiello: “Nella nostra regione l’automazione della gestione di farmaci e dispositivi medici è una realtà concreta in diverse strutture sanitarie, con vantaggi concreti, in primis per i pazienti, in termini di sicurezza delle terapie, e poi per la sanità lombarda, grazie all’abbattimento dei rischi, alla semplificazione dei processi e all’efficientamento che queste tecnologie sono in grado di offrire”, ha sottolineato Emanuele Monti, presidente della III Commissione “Sanità e Politiche Sociali” della Regione Lombardia.

“Le esperienze realizzate finora in Lombardia stanno dimostrando che le tecnologie sono mature per consentire un salto di qualità, senza gravare – grazie all’automazione – sul lavoro degli operatori sanitari”, ha confermato Giorgio Pavesi, presidente e amministratore delegato di Deenova, azienda leader in Europa nelle tecnologie per la gestione dei medicinali e dei dispositivi medici in ambito ospedaliero. E le sperimentazioni non si fermano in Italia: “L’ospedale universitario di Leicester, nel Regno Unito, ha registrato un risparmio di circa il 25% sulla spesa per farmaci grazie all’implementazione di un progetto al quale la nostra società ha collaborato”, ha sottolineato Pavesi.

Tra gli esempi virtuosi presentati durante il convegno, quello dell’Asst di Pavia: “Nel 2012 abbiamo avviato una sperimentazione per informatizzare la preparazione e somministrazione della terapia farmacologica – ha spiegato Michele Brait, direttore generale dell’Asst di Pavia – Il progetto ha coinvolto 43 reparti ospedalieri, con la presenza di18 armadi robotizzati, dove sono caricati i farmaci monodose, e di carrelli intelligenti, che preparano in modo automatico per ogni paziente i medicinali prescritti dal medico con un apposito software. Lo stesso consente di associare le prescrizioni a un sistema di identificazione “a braccialetto” che correla in modo univoco i farmaci allo specifico paziente. Tra i vantaggi ottenuti, la completa tracciabilità del percorso di somministrazione, l’abbattimento degli errori di terapia (98%), il recupero del tempo infermieristico (-11,25%), la riduzione degli stock (-50%), l’eliminazione dei farmaci scaduti (100%) e il maggior controllo sui consumi (-7,7%)”.
 
Michela Perrone
29 novembre 2019
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