A livello nazionale la spesa complessiva del periodo gennaio-marzo 2019 si è attestata a 5,07 mld di euro, evidenziando uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 14,85% (4,4 mld di euro) pari a + 845 mln di euro, corrispondente ad un’incidenza percentuale sul FSN del 17,8%.
È quanto si legge nell’ultimo monitoraggio dell’Aifa (gennaio-marzo 2019) appena pubblicato che segna un peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2018 dove la spesa era stata di 5,1 mld e che vede solo 1 regione su 21 a rispettare i tetti di spesa.
Insomma, le azioni per risparmiare sulla spesa farmaceutica non si vedono, e anzi la spesa continua a crescere.
La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del SSN nel periodo gennaio-marzo 2019 calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del pay-back 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 2 mld mln di euro evidenziando un decremento, rispetto all’anno precedente, pari a -16,1 mln di euro (- 0,8%).
I consumi, espressi in numero di ricette (149,9 milioni di ricette), mostrano un lieve decremento pari a -0,3% rispetto al 2018, mentre l’incidenza del
ticket aumenta dello 0,4% (+1,7 milioni di euro). Parallelamente si osserva un incremento del +1,2% (+ 68,4 milioni di dosi giornaliere) delle dosi giornaliere dispensate.
Si conferma nello specifico il calo dei ticket fissi e la crescita di spesa per la differenza di prezzo che pagano i cittadini per l’acquisto di farmaci branded.
Nello specifico la
spesa farmaceutica convenzionata, che concorre al tetto di cui alla legge 236/2016, articolo 1 comma 399, cioè quella al netto degli sconti versati dalle farmacie, del payback 1,83% versato alle regioni dalle ditte e anche dei diversi pay-back versati sempre alle Regioni ma al lordo dei ticket regionali, è stata pari a 2,13 mld di euro che equivale ad una spesa di 127,5 mln sotto il tetto programmato.
La spesa
farmaceutica per acquisti diretti nei primi 3 mesi del 2019 si è attestata a 2,93 mld, una quota di 973 mln più elevata del tetto fissato.
In ogni caso però, per la verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti del 6,89% al netto dei pay-back vigenti e dei fondi per gli innovativi non oncologici e innovativi oncologici evidenzia un’incidenza del 10,3%, pari ad un disavanzo rispetto alla spesa programmata di +973 mln di euro, di cui 260 si riferiscono alla spesa per farmaci innovativi Oncologici e non Oncologici non coperta dai rispettivi fondi.
Per i farmaci inseriti nel fondo per i medicinali innovativi non oncologici la spesa gennaio-marzo è pari a 322 milioni di euro mentre per i medicinali inseriti nel fondo per i medicinali innovativi oncologici, la spesa gennaio-novembre è pari a 187,2 milioni di euro.
L.F.