Crescere in un ambiente rurale, può arrivare a dimezzare il rischio di sviluppare asma e di allergie nei bambini. E’ un dato ormai dimostrato da numerose ricerche. Questo effetto protettivo della campagna e della vita in fattoria sarebbe dovuto ai vari incontri ravvicinati (i bambini che gattonano sono costantemente esposti, attraverso il tratto respiratorio, al microbioma della polvere di casa), nelle prime fasi della vita, con alcuni microbi che popolano queste realtà. Ma adesso, uno studio del
National Institute of Health and Welfare finlandese, pubblicato su
Nature Medicine, si spinge oltre.
“Abbiamo scoperto – spiega
Pirkka Kirjavainen, ricercatore del Finnish National Institute for Health and Welfare finlandese – che anche nei bambini che vivono in appartamenti cittadini, la presenza in casa di un microbioma dalla composizione simile a quello delle fattorie, sembra avere un effetto protettivo. Questo effetto sarebbe dovuto, più che alla presenza di un gran numero di germi diversi, alla diversa rappresentazione quantitativa di alcuni gruppi di batteri”.
A giocare un ruolo protettivo – spiegano i ricercatori finlandesi – sono degli ‘accorgimenti’ che stridono pesantemente con le regole di igiene routinaria che da sempre ci sono state inculcate, tipo continuare ad indossare in casa le scarpe con le quali si esce. Anche avere più fratelli e l’età della casa sembrano proteggere da queste patologie.
“La caratteristica principale del microbioma delle case che ‘proteggono’ da asma e allergie - consiste in una grande abbondanza di batteri (ovviamente non patogeni) neutrali o con effetto protettivo per la salute, provenienti dall’ambiente esterno”.
L’asma è la patologia cronica più diffusa tra i bambini finlandesi (ma anche di molti altri Paesi) e la sua prevalenza cresce di pari passo con l’urbanizzazione. La composizione del microbioma della polvere casalinga sembra essere un predittore riproducibile e definibile del rischio di asma oltre che un target modificabile per la prevenzione di questa patologia.
Questo studio insomma suggerisce che l’esposizione precoce dei bambini al giusto ‘cocktail’ di microbi potrebbe aiutare l’organismo a sviluppare delle difese contro l’asma. Insomma, secondo i ricercatori finlandesi sarà possibile in futuro prevenire l’asma, modificando l’esposizione microbica precoce dei bambini.
Maria Rita Montebelli