La dieta mediterranea migliora le performance negli sport di resistenza dopo appena quattro giorni. È la notizia che arriva da uno studio pubblicato su
Journal of the American College of Nutrition a firma di
Edward Weiss e colleghi della Saint Louis University (Usa).
La ricerca, a sequenza randomizzata e in crossover, ha arruolato sette donne e quattro fisicamente attivi, che venivano fatti correre per 5 Km su un
tapis roulant in due occasioni: dopo 4 giorni di dieta mediterranea e dopo 4 giorni di dieta occidentale, con un intervallo di 9-16 giorni tra i due diversi regimi alimentari. Dopo i 4 giorni di dieta mediterranea i partecipanti allo studio completavano i 5 Km di corsa, il 6% più velocemente di chi aveva consumato una dieta ‘occidentale’, a parità di frequenza cardiaca e di percezione dello sforzo. Il vantaggio è emerso peraltro solo sulla 5K, non sui test basati sugli esercizi anaerobi. Si tratta di un piccolo studio, i cui risultati vanno verificati su numeri più ampi, ma certo quanto suggerisce è molto intrigante.
Frutta, verdure, frutta a guscio, olio d’oliva e cereali integrali sono i ‘mattoni’ della dieta mediterranea; carni rosse e processate, grassi vegetali raffinati e altamente processati, zuccheri raffinati, sale sono invece l’ABC della dieta cosiddetta occidentale (o stelle e strisce).
Della dieta mediterranea sono noti e assodati i tanti benefici per la salute. Edward Weiss, professore di nutrizione e dietetica alla SLU, ha ipotizzato che l’effetto anti-ossidante e anti-infiammatorio della dieta mediterranea e il suo pH alcalino potessero avere un impatto nel migliorare le performance sportive. “Molti nutrienti contenuti nella dieta mediterranea – spiega Weiss – sono in grado di migliorare le performance sportive dopo appena qualche giorno. Si tratta però di benefici che si perdono rapidamente passando alla dieta occidentale. E questo sottolinea l’importanza dell’aderenza a lungo termine a questo tipo di dieta. I risultati di questo studio dimostrano che una dieta salutare come quella mediterranea, dà anche un vantaggio sulle performance sportive. Capita anche agli atleti e ai fan dell’attività fisica di consumare abitualmente una dieta non proprio salutare, come al resto della popolazione. I risultati di questo studio dovrebbero se non altro incentivarli a mangiare più sano”.
Maria Rita Montebelli