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QS Edizioni - sabato 27 luglio 2024

Scienza e Farmaci

Lesioni cerebrali e suicidio. Il rischio è basso, ma esiste

di Lisa Rapaport
immagine 14 novembre - Un gruppo di ricercatori dell’Università di Toronto ha esaminato sei studi relativi all’associazione tra lesioni cerebrali e suicidio. Dagli sudi è emerso che il rischio, in questa popolazione di pazienti, è complessivamente basso, meno dell’1%
(Reuters Health) – Le persone con lesioni cerebrali traumatiche avrebbero più del doppio delle probabilità di morire per suicidio rispetto a coloro che non le hanno mai subite.
 
È quanto emerge dalla revisione di sei studi che hanno coinvolto un totale di oltre 700.000 persone con commozioni o altre lesioni cerebrali traumatiche, e oltre 6,2 milioni di individui senza queste diagnosi. Metà dei partecipanti è rimasta negli studi per un range che andava dai due a oltre 12 anni. In circa l’80% delle persone con traumi i sintomi neurologici, tra cui ansia e depressione, scompaiono entro una settimana, ma in alcune possono durare per anni.

Lo studio. 
Le lesioni cerebrali gravi sono da tempo associate a un elevato rischio di sintomi neurologici duraturi e suicidio, mentre le commozioni e le lesioni cerebrali lievi sono molto più comuni e si sa meno sul rapporto diretto tra questi eventi e il suicidio. 
 
Michael Fralick e colleghi, dell’Università di Toronto, si sono focalizzati sulle commozioni e sulle lesioni cerebrali traumatiche lievi e ha scoperto che questi eventi erano associati a un alto rischio di pensieri suicidi e tentati suicidi oltre che a decessi per suicidio. Il rischio assoluto di suicidio si è comunque dimostrato basso. Meno dell’1% delle persone sono morte in questo modo durante gli studi.

Fonte: JAMA Neurology 2018
 

Lisa Rapaport
 

(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
14 novembre 2018
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