(Reuters Health) – Le donne che hanno sofferto di asma durante la gravidanza presentano una probabilità del 58% più alta di sviluppare depressione post-partum rispetto a coloro che non hanno sofferto della malattia respiratoria mentre erano in dolce attesa. A evidenziarlo è uno studio canadese, secondo il quale i medici dovrebbero osservare eventuali segni di depressione tra le donne a rischio, in modo da avviare il prima possibile eventuali terapie. La ricerca, pubblicata su The Journal of Allergy and Clinical Immunology: In Practice, è stata coordinata da
Lucie Blais, dell’Università di Monteral.
Lo studio
. I ricercatori canadesi hanno confrontato le storie di più di 35mila donne in gravidanza che avevano sofferto di asma e quasi 200mila donne senza la patologia respiratoria. A un anno dopo il parto, il tasso di depressione post-partum è stato circa il doppio di quello delle donne senza asma. A un mese dal parto, lo 0,8% delle donne che avevano sofferto di asma in gravidanza era depresso, rispetto allo 0,4% delle donne senza asma. A tre mesi, circa il 2% delle donne con asma aveva una diagnosi di depressione post-partum contro l’1% delle donne senza asma. E a un anno le due percentuali erano salite, rispettivamente, al 6% e 3%.
Prendendo in considerazione altri dati, poi, i ricercatori hanno scoperto che le donne con asma erano in gran parte sotto i 25 anni, vivano in aree urbane e avevano malattie croniche o disturbi legati alla gravidanza. Inoltre, erano maggiori, tra le donne con asma, anche le probabilità di andare incontro a parto prematuro, parto cesareo, basso peso alla nascita, scarsa crescita fetale o malformazione congenita.
Non è chiaro, in realtà, il meccanismo che determina questa associazione, ma potrebbe essere dovuto al più alto livello di stress o ansia che vivono le gestanticon asma. E anche l’infiammazione potrebbe avere un ruolo.
Fonte: The Journal of Allergy and Clinical Immunology: In Practice 2018
Shereen Lehman
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Nutri&Previeni)