Dopo un episodio di trombosi venosa profonda è possibile accorciare la durata della terapia con calze elastiche per la prevenzione della sindrome post-trombotica? Se lo è chiesto lo studio IDEAL DVT, pubblicato online su
Lancet Haematology.
IDEAL DVT è un trial multicentrico, randomizzato di non inferiorità che ha arruolato 856 pazienti con trombosi venosa profonda (TVP) acuta della parte prossimale delle gambe. Dopo 6 mesi di terapia elastocompressiva i pazienti sono stati assegnati in maniera randomizzata a proseguire la terapia con calze elastiche per due anni (428 pazienti), secondo gli standard attuali di trattamento o per un periodo più breve (437 pazienti), calcolato per ogni singolo paziente sulla base dello score di Villalta.
Per l’analisi di costo-efficacia sono stati presi in considerazione i QALY (
quality adjusted life years), valutati con la versione a tre livelli dell’EQ-5D, la
Short Form Health Survey (SF-36) e i costi sanitari e sociali in euro, secondo un approccio
intention-to-treat.
I dati sono stati raccolti a 3,6,12 e 24 mesi dopo la diagnosi di TVP. Nell’analisi è stato calcolato il beneficio monetario netto incrementale, utilizzando una soglia QALY di 30.000 €.
La strategia ‘personalizzata’ si è rivelata efficace e meno costosa. Gli autori concludono dunque che una durata più breve della terapia elasto-compressiva dopo una TVP presenta una maggiore costo-efficacia, rispetto alla durata standard della compressione elastica. Il ricorso dunque ad un approccio individualizzato della terapia con calze elastiche per la prevenzione della sindrome post-trombotica dopo una TVP, potrebbe generare dei consistenti risparmi, senza allo stesso tempo compromettere la qualità di vita dei pazienti.
Maria Rita Montebelli