(Reuters Health) – Vivere in un campo profughi o essere assediati dalla guerra; può sembare strano, ma non sono le circostanze più temute dai bambini. La paura più grande è quella di essere separati dalle persone che ama. La risposta arriva proprio dai piccoli che si trovano nelle zone di guerra e nei campi profughi.
A raccogliere le loro testimonianze sulle paure è stata
Lynne Jones, psichiatra infantile e scrittrice, che ha pubblicato un articolo su Archives of Disease in Childhood in cui ripercorre la sua esperienza con i bambini del Kosovo.“Dalla mia ricerca ho scoperto che i bambini che venivano separati dalle persone che amavano per periodi prolungati, anche se vivevano in comodità, avevano conseguenze psicologiche più gravi di quelli che vivevano con i genitori in stato di pericolo e sotto assedio”, sottolinea Jones.
“Una convinzione comune è che bisogna far parlare i bambini delle loro esperienze per aiutarli – aggiunge la psichiatra e scrittrice-. Alcuni vorranno parlare, ma altri non lo faranno. Dunque la regola è non forzare ma essere in grado di ascoltare quando vogliono parlare. Se li ascolti ti diranno di cosa hanno bisogno, anche se ogni bambino è diverso e ciò che funziona per uno non è detto che funzioni per un altro”.
Fonte: Archives of Disease in Childhood
Linda Carroll
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)