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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Usa. Dalle staminali la "ricetta" per la rigenerazione delle ossa

immagine 22 novembre - I linfociti T impediscono alle staminali del midollo osseo di stimolare la crescita di tessuti danneggiati. Ma una sottoclasse di queste stesse cellule può aiutare i ricercatori a sviluppare una tecnica per curare difetti e malattie delle ossa. Lo studio su Nature Medicine.
Sono i linfociti T, cellule del sistema immunitario prodotte dal nostro corpo per proteggerci da agenti patogeni e malattie, che hanno impedito fino ad oggi ai ricercatori di sviluppare tecniche di rigenerazione dei tessuti ossei. Questa la scoperta del Centro di Biologia Molecolare Craniofacciale dell’Università della California del Sud, che potrebbe portare ad applicazioni terapeutiche. L'articolo è stato pubblicato su Nature Medicine.
Nello studio, i ricercatori statunitensi hanno esaminato come alcuni topi con difetti o malattie delle ossa rispondessero alla somministrazione di cellule staminali mesenchimali del midollo osseo (Bmmsc), ovvero le staminali adulte capaci di differenziarsi in diversi tessuti. Lo scopo della ricerca era quello di favorire la ricostruzione dei tessuti ossei danneggiati.
In condizioni normali, i linfociti T nei roditori producevano una risposta infiammatoria innescando la creazione di proteine cellulari, di interferone (Inf) e del fattore di necrosi tumorale Tnf-alpha. Tutto questo uccideva le cellule staminali, impedendo dunque la formazione di nuovo tessuto osseo.
“Normalmente i linfociti T ci proteggono dalle infezioni – ha spiegato Songtao Shi, docente all’Università della California del Sud e autore dello studio – ma in questo caso bloccavano anche la rigenerazione di cellule sane”. I ricercatori hanno allora tentato la somministrazione di un altro tipo di cellule del sistema immunitario, i linfociti T regolatori (Treg), una particolare sottopopolazione delle cellule T che sopprime l’attivazione del sistema immunitario e mantiene la risposta immunologica a livelli controllati. Così facendo, gli scienziati californiani hanno dimostrato che in questo modo diminuivano i livelli di tutte le proteine che interferivano con il processo di rigenerazione dei tessuti: la crescita ossea e la riparazione dei difetti dei tessuti erano dunque liberi di avere luogo.
Inoltre, indirizzando i linfociti Treg con maggiore precisione nel punto dove si trovava il problema osseo, questi aumentavano anche la velocità con cui le cellule staminali erano in grado di far ricrescere i tessuti.
Questa ricerca, come ha spiegato Yi Liu, ricercatrice che ha coordinato lo studio, mostra un ruolo dei linfociti T nella rigenerazione dei tessuti di cui si era a conoscenza. “Noi scienziati dobbiamo esplorare tutte le possibilità offerte dalle cellule staminali. Questa ricerca apre la strada per un ulteriore sviluppo dell’ingegneria dei tessuti, basato proprio sulle staminali del midollo osseo”, ha concluso la scienziata.

Laura Berardi
22 novembre 2011
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