Nel 2011 il medico statunitense
Siddhartha Mukherjee, vince il Premio Pulitzer per la saggistica con la sua opera: “L’Imperatore del male. Una biografia del cancro”.
Il cancro appunto, male misterioso che convive con l’essenza stessa delle cellule è rappresentato nel libro come racchiuso in un fortino inespugnabile, protetto da guerrieri armati capaci di difendersi e attaccare. Ecco finalmente disponiamo di una mappa che potrà guidarci per penetrare all’interno del fortino e forse distruggerlo.
Oggi, finalmente,
con la mappa del DNA del cancro elaborata da 150 ricercatori di tutto il mondodopo 10 anni di lavoro, il cancro non sarà più inespugnabile. I ricercatori hanno completato il sequenziamento genico di 11.000 tumori di pazienti e caratterizzato tutte le mutazioni riempiendo 212,000 dvds di dati!Questi risultati permettono di affermare con certezza che il cancro è una malattia del DNA e che ogni tumore ha un proprio set di mutazioni che ne regola la proliferazione, la resistenza, la capacità di andare in metastasi, ma soprattutto di rispondere in modo diverso ad un farmaco.
Alcune di queste mutazioni sono ricorrenti, cioè le ritroviamo in molti tumori diversi e vengono definite “driver” ovvero “conducenti” e guidano il cancro per farlo sviluppare, estendersi e colonizzare i diversi organi e tessuti. Altre, sono “passeggera”, cioè “passeggeri”, che si limitano ad accompagnare i “conducenti” funzionalmente più importanti, ma talvolta li aiutano e spingono “la vettura” verso vie diverse magari in discesa.....
È importante identificare e caratterizzare queste mutazioni per disegnare strategie terapeutiche personalizzate e sincronizzate. Ad esempio stabilire sulla base delle mutazioni, se quel particolare tumore è aggredibile con farmaci specifici oppure con immunoterapia o con uso combinato di chemio e radioterapia.
Tutto questo apre di fatto la strada alla medicina personalizzata e di precisione, cioè al “farmaco giusto per il giusto tumore”. Non avremo più una terapia per molti pazienti, ma una terapia per ogni paziente, più efficace e con minor rischio di eventi avversi.
Non solo, ma sarà possibile “riposizionare” alcuni farmaci, cioè riutilizzare farmaci “vecchi” per nuove indicazioni terapeutiche. Infatti, grazie alle conoscenze molecolari delle mutazioni identificate in uno specifico tumore, si potranno identificare nuovi bersagli attraverso analisi al computer mediante la bioinformatica e somministrare direttamente il farmaco già impiegato in altre terapie senza attendere anni di sperimentazione. Negli ultimi anni, circa il 30% dei nuovi farmaci e vaccini approvati dalla Federal Drug Administration degli Stati Uniti ha riguardato nuove indicazioni per i farmaci esistenti.
Fino a poco tempo fa, trovare nuove indicazioni per i farmaci esistenti era un processo casuale, spesso fortuito. Adesso è una scelta guidata e quindi accurata.
Si apre una nuova era per i tumori. Finalmente sappiamo che essi non sono un universo infinito, ma finito e limitato, anche se molto grande. Forse per la prima volta l’uomo si trova ad avere le mappe segrete di un fortino che sembrava inespugnabile. Ora, è tempo di passare all’attacco. Ora che sappiamo come orientarci, andiamo a passo veloce con la ricerca, insieme a tutti i nostri migliori ricercatori, per abbattere muri sinora invalicabili e distruggere “l’imperatore del male”.
Giuseppe Novelli
Genetista e Rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”