Salgono a 411 i casi di morbillo segnalati in Italia dal Sistema nazionale di sorveglianza nei primi due mesi dell'anno. In particolare 188 sono stati registrati a gennaio e 223 a febbraio. Negli stessi mesi del 2017 i casi segnalati erano stati di più, rispettivamente 297 e 483.
A scattare la fotografia della malattia esantematica è il bollettino realizzato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss), in collaborazione con il ministero della Salute.
Il numero dei decessi nei primi due mesi dell'anno resta fermo a due. Oltre l'80% dei casi è stato segnalato da 4 Regioni: la Sicilia (177 casi) con l’incidenza più elevata (21 casi/ 100mila abitanti), Lazio (108), Calabria (36) e Toscana (20). L'età mediana è stata 25 anni. Il 91% circa dei casi era non vaccinato e un ulteriore 4,5% aveva ricevuto solo una dose, non sufficiente quindi a garantire copertura.
In oltre 4 casi su 10 (43%) si è manifestata almeno una complicanza, tra cui ad esempio 43 casi di polmonite. Mentre in 6 casi su 10 è stato necessario il ricovero in ospedale.
Sono stati segnalati inoltre 18 casi tra operatori sanitari (4,4% del totale). Le persone decedute, entrambe per insufficienza respiratoria, non erano vaccinate e avevano 38 e 41 anni.