(Reuters Health) – Con un’accuratezza superiore al 90%, un nuovo test basato sulla ricerca della proteina beta-amiloide nel sangue -messo a punto da ricercatori giapponesi e australiani – si sarebbe mostrato efficace nel diagnosticare l’Alzheimer. Gli scienziati hanno pubblicato i loro risultati su
Nature. L’esame sarebbe in grado di rilevare, a livello del sangue, la proteina tossica nota come beta-amiloide. La ricerca per validare il test è stata eseguita su 252 pazienti australiani e 121 giapponesi di età compresa tra 60 e 90 anni.
“Se il test riuscirà ad essere ripetuto in un numero maggiore di persone – dice
Mark Dallas, dell’Università di Reading, nel Regno Unito – ci aiuterà a capire cosa cambia nel cervello in relazione alla malattia di Alzheimer”.
Abdul Hye, del King’s College London Insitute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience, ha evidenziato che il test è ancora lontano dal poter essere usato nella pratica clinica. “L’approccio per ottenere il risultato è ancora molto complicato nella forma attuale e la metodologia non è pratica in un contesto clinico”.
Fonte: Nature
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)