La fragilità non è una conseguenza inevitabile dell'invecchiamento, ma con un’opportuna pianificazione e la messa in atto di specifiche azioni può essere prevenuta e affrontata per favorire una vita lunga e sana.
È questo il risultato principale del ‘Rapporto sullo Stato dell’Arte’ elaborato dai partner di Advantage JA, progetto europeo che vede Marche, Campania, Liguria, Piemonte ed Emilia Romagna come regioni capofila e la collaborazione del Programma Nazionale per l’Internazionalizzazione dei Sistemi sanitari Regionali (ProMis). Altri enti italiani partner di Advantage sono l’Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani (Inrca), l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Agenas.
I risultati del rapporto, sviluppati su diverse tematiche di interesse, identificano gli elementi chiave associati alla definizione della fragilità; il rapporto tra fragilità e malattie croniche e multi-morbilità; gli strumenti per la diagnosi e lo screening individuale, il monitoraggio e la sorveglianza della popolazione. Si evidenziano fattori legati all’epidemiologia, alla prevenzione, alla gestione e al trattamento clinico della fragilità (incluse alimentazione, attività fisica, medicinali e ICT), offrendo una panoramica di possibili modelli di assistenza sanitaria e sociale per la sua gestione, ma anche approcci all’istruzione e formazione della forza lavoro e della ricerca.
Si prendono in considerazione l'eterogeneità dei sistemi socio-sanitari degli Stati Membri, il cambiamento demografico e i vincoli economici nell'UE. I risultati danno valore aggiunto a sostegno delle decisioni politiche orientate alla prevenzione e alla gestione della fragilità e della disabilità nella popolazione anziana europea.
Il documento generale “State of the Art Advantage JA” e gli approfondimenti tematici possono essere scaricati sul
sito web del progetto.