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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Chirurgia bariatrica. Tecnica più recente peggiorerebbe di più il reflusso

di Gene Emery
immagine 17 gennaio - Sebbene l'efficacia in termini di perdita di peso e di risoluzione del diabete tra le tecniche sia paragonabile, l'intervento di bypass, più radicale, dovrebbe essere scelto tra chi soffre di reflusso moderato o grave.
(Reuters Health) – I due tipi di interventi più popolari per perdere peso sarebbero ugualmente efficaci nel ridurre i chili di troppo e migliorare la condizione diabetica, con conseguente aumento anche della sopravvivenza. Tuttavia, nelle persone che soffrono di bruciore di stomaco o reflusso gastroesofageo, l'operazione di chirurgia bariatrica potrebbe peggiorare questi disturbi. È quanto avrebbero evidenziato due studi pubblicati su JAMA, che hanno entrambi tenuto sotto controllo i pazienti per cinque anni.
 
La premessa
Le due sperimentazioni hanno confrontato la più recente gastrectomia verticale parziale con il più datato intervento di bypass gastrico Roux-en-Y, opzioni “entrambe eccellenti per il trattamento dell'obesità”, almeno secondo David Arterburn, dell'Università di Washington a Seattle, e Anirban Gupta, del Washington Permanente Medical Group, sempre a Seattle, che hanno scritto un editoriale su JAMA, commentando un insieme di studi sulla perdita di peso pubblicati in un momento in cui l'epidemia di obesità sta peggiorando e i tentativi di fronteggiare a questa emergenza avrebbero avuto un successo limitato.
 
Gli studi
Il primo studio, noto come SM-BOSS, avrebbe preso in considerazione 217 pazienti svizzeri, scoprendo che la riduzione di peso tra chi si sottoponeva alla gastrectomia verticale parziale era del 25%, praticamente quasi paragonabile al 28,6% di perdita ottenuta usando tecniche più radicali. E anche i miglioramenti in termini di diabete, ipertensione e livelli di colesterolo sarebbero stati simili tra i due gruppi. Il 31,8% delle persone che venivano trattate con la gastrectomia verticale parziale, però, avrebbero mostrato un peggioramento dei sintomi del reflusso acido rispetto al 6,3% di coloro che si sottoponevano alla tecnica più datata.
 
E secondo il primo autore di questo studio, Ralph Peterli del St. Claraspital di Basilea, i sintomi sarebbero migliorati nel 25% dei pazienti operati con la tecnica più recente, contro il 60,4% tra quelli operati con il bypass gastrico. Il secondo studio, pubblicato sempre su JAMA e chiamato SLEEVEPASS, avrebbe coinvolto 240 persone con obesità in Finlandia. Anche in questo caso, la gastrectomia verticale parziale sarebbe risultata efficace quanto il bypass gastrico, con i pazienti che avrebbero perso il 49% del loro peso contro il 57% di riduzione con la tecnica più datata. E anche in questo caso, entrambi gli interventi avrebbero prodotto risultati paragonabili in termini di miglioramento di diabete e livelli di colesterolo. E gli effetti sul reflusso potrebbero essere una discriminante, anche perché il 51% delle persone con obesità grave avrebbe questo problema di stomaco.
 
“Questo è un fattore importante – ha spiegato l'autore principale di questo secondo studio, Paulina Salminen del Torku University Hospital – che dovrebbe far preferire il bypass gastrico tra coloro che soffrono di reflusso moderato o grave”, ha concluso l'esperta.
 
Fonte: JAMA
 
Gene Emery
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
17 gennaio 2018
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