Centrare l’obiettivo dell’eradicazione del virus dell’HCV, entro il 2030, così come auspicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è una possibilità concreta per il nostro Paese.Saranno, infatti, trattate con i nuovi farmaci di ultima generazione, in grado di determinare la scomparsa del virusin oltre il 95% dei casi indipendentemente dal genotipo virale, 80mila persone all’anno nei prossimi tre anni. In totale 240mila persone su un numero totale di malati di epatite C stimati nel nostro paese tra i 250mila e i 600mila.
Un’opportunità di cura resa possibile grazie all’avvio del Piano nazionale di eradicazione dell’Epatite C, fortemente voluto dal Ministero della Salute che ha messo in disponibilità delle Regioni un Fondo di 500 milioni di euro annui, dal 2017 al 2019, per acquistare i medicinali innovativi. Ma anche grazie agli 11 nuovi criteri per la rimborsabilità del trattamento per l’epatite C stabiliti dall’Agenzia Italiana del Farmaco, che ha così ampliato la platea dei pazienti che possono essere presi in carico nei 226 Centri prescrittori italiani per essere trattati con i farmaci di ultima generazione.
Un passaggio epocale per il nostro Paese fotografato nell’ultima pubblicazione
de “I Quaderni di Quotidiano Sanità”, realizzato con il contributo non condizionante di Gilead.
In 30 pagine che raccontano le tappe salienti della lotta all’epatite C, sono raccolte le interviste ad
Andrea Urbani, Direttore della Programmazione del ministero della Salute che ha spiegato come la gestione dell’Epatite C può diventare un modello per reimpostare tutta la governance del sistema, e a
Ivan Gradini, Presidente di EpaC Onlus, l’Associazione che riunisce pazienti, il quale ha indicato le attività auspicabili per una piena attuazione del Piano eradicazione. E ancora,
Fabrizio Gianfrate, professore di economia sanitaria, ha illustrato spesa e risparmi dei farmaci anti HCV. E poi le esperienze realizzate in quattro regioni italiane Veneto, Lazio, Campania e Puglia. A chiudere una “best practice”, il modello virtuoso per la gestione del paziente con HCV realizzato dall’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo spiegato da
Stefano Fagiuoli, Direttore Usc gastroenterologia epatologia e trapiantologia del Dipartimento di Medicina dell’Azienda bergamasca.