I dati che saranno presentati all’ESMO in corso a Madrid dimostrano, per la prima volta, che la misurazione del TMB su sangue (bTMB) è in grado di misurare il TMB con un elevato grado di precisione e accuratezza.
Infatti, si è scoperto che il TMB è un indicatore della probabilità di ottenere un beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS) da parte delle immunoterapie utilizzate da sole (in monoterapia) in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC).3,4 Fino a oggi, era possibile misurare il TMB soltanto ricorrendo a una biopsia del tumore. Con l’impiego di questo test sul sangue si apre la possibilità di estendere l’esame del TMB a un numero maggiore di pazienti, inclusi quelli che non possono essere sottoposti a una procedura invasiva come la biopsia del tumore, oppure nei casi in cui il tessuto non sia disponibile o non sia sufficiente per una valutazione.
Lo studio sul biomarcatore bTMB che sarà presentato all’ESMO è stato condotto utilizzando 794 campioni di plasma prelevati durante due studi sull’immunoterapico atezolizumab: studio di fase II POPLAR e lo studio di fase III OAK. Scopo dell’analisi è stato quello di raccogliere evidenze retrospettive preliminari di un’associazione tra bTMB e l’attività di atezolizumab.
Inoltre, sono in corso due studi prospettici che coinvolgono pazienti trattati in prima linea per il NSCLC, disegnati per esaminare e convalidare prospetticamente in ambito clinico questo test sul sangue e di valutare l’efficacia e la sicurezza di atezolizumab e/o alectinib in pazienti con NSCLC.5
Lo studio B-F1RST è uno studio a braccio singolo disegnato per valutare la sicurezza e l’efficacia di atezolizumab nel trattamento di prima linea del NSCLC ed esaminare l’associazione tra bTMB ed efficacia in pazienti non selezionati in base a biomarcatori, attraverso il prelievo prospettico di campioni di sangue che saranno analizzati in modo retrospettivo.
BFAST è uno studio di fase II/III globale, multicentrico, in aperto, con disegno “a ombrello”, volto a valutare la sicurezza e l’efficacia di atezolizumab o alectinib in pazienti con NSCLC in stadio avanzato o metastatico non asportabile chirurgicamente. La scelta del trattamento con atezolizumab o alectinib si basa sulla presenza nel primo caso di un elevato valore di bTMB e nel secondo caso di mutazioni del gene ALK predittivo di risposta ad alectinib identicate entrambi tramite biopsia liquida.
Le analisi retrospettive degli studi POPLAR e OAK
La misurazione del bTMB è stata impiegata per analizzare un totale di 794 campioni di plasma prelevati durante lo studio di fase II POPLAR e durante lo studio di fase III OAK, rilevando che i pazienti con NSCLC e un elevato livello di bTMB, avevano una maggiore sopravvivenza libera da progressione quando trattati con atezolizumab.
POPLAR è uno studio di fase II multicentrico, internazionale, randomizzato, in aperto, controllato, che ha valutato la sicurezza e l’efficacia di atezolizumab rispetto a docetaxel in pazienti con NSCLC localmente avanzato o metastatico che sono andati incontro a progressione durante o dopo un regime a base di platino, a prescindere dall’espressione di PD-L1. OAK è uno studio di fase III globale, multicentrico, randomizzato, in aperto, controllato, disegnato per misurare l’efficacia e la sicurezza di atezolizumab rispetto a docetaxel. In queste analisi retrospettive, i campioni di plasma prelevati negli studi OAK e POPLAR sono stati analizzati misurando il TMB sul sangue per correlare il livello di bTMB con l’attività clinica di atezolizumab. La popolazione in cui è stato possibile valutare il biomarcatore (Biomarker Evaluable Population, BEP) ha incluso 211 pazienti dello studio POPLAR (popolazione ITT = 287) e 583 pazienti dello studio OAK (esclusi i pazienti con note mutazioni di EGFR/ALK; ITT = 850), dei quali si disponeva di campioni di sangue per il sequenziamento genomico mirato.