Un “oncochip” intelligente, in grado di definire con precisione e rapidità le alterazioni dei geni tumorali e curare meglio, tramite l'impiego di farmaci biologici, i pazienti oncologici. Si chiama Acc Genomics il progetto che porterà nel nostro Paese l’innovazione tecnologica nella pratica clinica. L’iniziativa, finanziata dal ministero della Salute, sarà realizzata da Alleanza Contro il Cancro (Acc), la più grande rete di ricerca oncologica del Paese.
“Prima della medicina personalizzata c’è la ricerca personalizzata. Grazie a questa piattaforma avremo la possibilità di mettere a sistema i tumori di ogni singolo paziente, eseguire terapie mirate e garantire ai medici di utilizzare al meglio i farmaci innovativi. Andiamo verso il futuro, siamo nel futuro”. Così il Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin commenta l'iniziativa presentata oggi in Via Ribotta 5. “In nessun Paese – aggiunge – c’è un programma come questo. Siamo noi i primi, sostengo orgogliosamente, ad aver avviato un progetto come questo in maniera totalmente gratuita”. Il ministro ha quindi evidenziato come Alleanza Contro il Cancro riunisca “le migliori professionalità italiane in oncogenomica e fornirà le competenze necessarie per la realizzazione di questo ambizioso progetto”.
Ogni tumore è diverso dall'altro e “ogni tumore ha una decina di mutazioni genomiche - spiega
Pier Giuseppe Pelicci, Direttore Scientifico di Acc - l'idea è quella di collegare il genoma del paziente a tutte le informazioni genomiche disponibili nel mondo, in maniera tale da riassumere per ogni paziente tutta la conoscenza scientifica disponibile per effettuare la scelta migliore. Questo richiede uno sforzo computazionale straordinario perché si tratta di gestire contemporaneamente tutti i dati disponibili al mondo. Il primo studio di fattibilità, che prevede la sequenza del genoma di 1.000 tumori del Polmone inizierà a ottobre. Nel 2018 lo screening sarà esteso ad altri tumori, utilizzando un nuovo approccio in cui è programmata la concomitante analisi dei geni responsabili del rischio genetico di tumore (neoplasie ereditarie). Le sequenze genomiche saranno eseguite inizialmente in dieci Irccs associati Acc e nei due Policlinici siciliani con l’obiettivo di estenderle ai 21 Istituti oncologici della rete coprendo così l’intero territorio nazionale. Ogni paziente diventerà un progetto di ricerca a sé: il suo genoma, infatti, sarà incrociato in tempo reale con le informazioni cliniche e scientifiche disponibili nel mondo, con l’obiettivo di usare tutte le conoscenze emergenti per ottimizzarne la terapia. Costruiremo una sorta di internet dei genomi, dove il genoma di ogni paziente sarà collegato a tutta la conoscenza disponibile e contribuirà a sua volta ad accrescere la conoscenza per il paziente successivo”.
Per centrare gli obiettivi di quest’ambizioso percorso, Acc ha attivato i Working Group, unità collaborative composte da esperti che programmeranno ricerca clinica e ottimizzazione dell’utilizzo dei nuovi farmaci per singola neoplasia. La piattaforma di sequenziamento sarà dapprima validata negli Irccs associati ad Acc e nei centri collegati della Sicilia partendo dal tumore al polmone (prima causa di morte tra i tumori solidi). Si proseguirà poi con le altre forme tumorali per le quali è prevista la rimborsabilità dal Ssn. Il progetto sarà poi esteso agli altri ospedali tramite le reti regionali e in collaborazione con le società scientifiche.
Giovanni Leonardi, Direttore Generale della Ricerca e Innovazione del Ministero della Salute, ha spiegato che “Acc è la prima rete costituita tra Irccs per produrre sinergie nella ricerca sul cancro. Il progetto si caratterizza per il notevole valore aggiunto che potrà fornire all'intera oncologia italiana. Proprio per la sua valenza, si stanno coagulando attorno ad Acc altre realtà come, ad esempio, il Policlinico Gemelli e i Policlinici di Palermo e Catania, sostenuti dalla Regione Sicilia. Il Ministero della Salute ha subito sostenuto Acc Genomics destinando parte dei fondi della ricerca all'acquisto di apparecchiature per l'analisi genomica e dei reagenti da utilizzare nella fase iniziale relativa ai tumori del polmone. Ci aspettiamo che dalla ricerca arrivino risposte sempre più efficaci ai bisogni di cura di ogni paziente. Seguiremo costantemente, insieme alle Associazioni dei pazienti, le fasi del progetto e interverremo con nuovi sostegni finanziari mano a mano che il programma fornirà le risposte che tutti attendiamo”.
Ruggero De Maria, presidente di Acc, ha affermato che “l’obiettivo di Alleanza Contro il Cancro è portare l’innovazione tecnologica al servizio dei pazienti oncologici, in particolare di quei 175 mila che ogni anno, in Italia, muoiono di cancro. La ricerca di base ha permesso progressi importanti che avrebbero dovuto rivoluzionare l’approccio alla diagnosi e alla terapia; tuttavia - afferma De Maria - il trasferimento di queste innovazioni alla pratica clinica si è spesso rivelato costoso e piuttosto lento. Abbiamo pertanto ideato, con il Ministero della Salute, un progetto capace di far recuperare questo gap tecnologico portando l’innovazione della genomica nella routine clinica. I pazienti italiani, al pari pochi di altri nel mondo, potranno così avere una completa caratterizzazione dei tumori per essere curati meglio e con farmaci più mirati, un privilegio sin qui concesso solo ai pazienti dotati delle migliori assicurazioni negli Stati Uniti. Prevediamo che i benefici saranno enormi e che le nuove conoscenze che produrremo ci permetteranno di progredire molto più rapidamente e di curare sempre meglio i nostri pazienti”.
Con questo progetto “gli Irccs oncologici italiani assicureranno ad ogni paziente il trattamento più adeguato alle alterazioni molecolari della propria malattia - sottolinea
Mauro Biffoni, direttore del Dipartimento di Oncologia e Medicina molecolare dell’ISS - Partecipando a questo importante progetto, l’Istituto Superiore di Sanità conferma il suo ruolo di supporto ad un Sistema Sanitario Nazionale che, pur nelle difficoltà contingenti, assicura a tutti l’accesso alle terapie più avanzate per la cura di gravi malattie”.
Sull’interesse e sul coinvolgimento della Sicilia nei progetti Acc è intervenuto l’assessore della Salute,
Baldassarre Gucciardi, secondo il quale “la lotta ai tumori prosegue in Sicilia nel segno dell’innovazione e della ricerca; ne sono prova i due centri altamente specializzati in diagnostica molecolare avanzata, realizzati quest’anno nei Policlinici di Palermo e Catania nell’ambito del piano di Medicina Personalizzata e Medicina di Precisione. Oltre a garantire un vantaggio in termini di riduzione della spesa farmaceutica, i nuovi centri innalzeranno la qualità dell’offerta sanitaria siciliana nella lotta ai tumori. La collaborazione con il ministero della Salute e Alleanza Contro il Cancro rappresenta un ulteriore slancio per la realizzazione di un nuovo sistema di servizi sempre più efficiente, accessibile ai cittadini e soprattutto efficace nella lotta ai tumori”.
Attilia Burke