Lo scompenso cardiaco è una condizione molto prevalente nella popolazione generale (1-2%), che aumenta fino ad interessare una persona su 10, tra gli anziani. Gravata da elevata morbilità e mortalità, questa patologia richiede frequenti ricoveri in ambito ospedaliero, che generano la maggior parte dei costi. E che potrebbero essere evitati in gran parte grazie ad un adeguato trattamento ma soprattutto ad un attento monitoraggio di questa condizione. L’operazione più facile da fare da parte del paziente è tenere sotto controllo il peso corporeo, perché un repentino aumento di 2-3 chili nell’arco di un paio di giorni rappresenta un campanello d’allarme (accumulo di liquidi) che va segnalato immediatamente al medico. Stessa cosa per i sintomi (dispnea, edemi declivi, astenia). Il biomarcatore laboratoristico più validato dello scompenso cardiaco è il BNP, che non può tuttavia essere effettuato troppo di frequente e richiede un prelievo di sangue da effettuare presso un laboratorio analisi.
Ma adesso, viene dalla Cina, la notizia della messa a punto di una striscia reattiva, simile a quelle utilizzate per i test di gravidanza o per la determinazione della glicemia da sangue capillare, che potrebbe aiutare i pazienti con scompenso a monitorare il loro BNP direttamente da casa. La nuova striscia reattiva, che viene descritta questa settimana su ACS Nano, utilizza due antigeni, l’ST2 e il BNP, che rappresentano buoni indicatori dello scompenso cardiaco e del suo andamento.
Il test, che può essere effettuato comodamente a casa, richiede un campione di sangue di appena 10 microlitri, che viene posizionato sulla striscia reattiva. La presenza di ST2 è segnalata dalla comparsa di un cerchio blu: quella di BNT da un cerchio verde. L’intensità dei due cerchi aumenta con l’aumentare della concentrazione dei due biomarcatori, segnalando uno scompenso cardiaco in peggioramento.
E’ stata inoltre creata una’App per smartphone che ‘legge’ i risultati e li invia al medico, il quale può a quel punto contattare il paziente per adeguare il trattamento.
Lo studio pilota è stato condotto su 38 pazienti e i risultati del test hanno dato un’ottima corrispondenza rispetto a quelli delle tecniche di analisi convenzionali.
Il lavoro è stato finanziato dalla
National Natural Science Foundation of China e da varie altre organizzanizzazioni di ricerca cinesi.
Maria Rita Montebelli