L'Ema ha detto sì al primo anticorpo monoclonale per i cani: arriverà su suolo Eu il primo farmaco biologico destinato al trattamento della dermatite atopica degli amici a quattro zampe. La raccomandazione per il rilascio dell'autorizzazione per l'immissione in commercio di Cytopoint (Zoetis) arriva direttamente dall'Agenzia europea a seguito dell'ultimo incontro della Commissione per i prodotti medicinali ad uso veterinario (Cvmp) e apre nuove speranze per l'ampliamento del raggio d'azione dei farmaci biologici nel mondo animale.
“Cytopoint agisce nel trattamento delle manifestazioni cliniche della dermatite atopica canina - spiega l'Ema - l'efficacia del farmaco nel ridurre il prurito e la gravità della malattia è stata dimostrata in uno studio della durata di 9 mesi, nel quale sono stati valutati il Canine Atopic Dermatitis Extent e il Severity Index”. L'innovazione corre e a volte la burocrazia fa fatica a stare al passo: “la legislazione per i medicinali veterinari attualmente non comprende ancora la definizione di 'prodotto biologico' ”, commenta Ema, spiegando che, nel frattempo, il prodotto high tech è stato classificato come “farmaco veterinario ad azione immunologica”.
La molecola attiva, il lokivetmab, è una immunoproteina che riconosce uno specifico bersaglio, la proteina canina interleuchina-31 (IL-31), e vi si lega selettivamente inibendola. L'IL-31 gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo della dermatite atopica. L'efficacia del farmaco nell'affievolire la sintomatologia e la gravità della patologia è stata valutata in diversi studi clinici e confermata al dosaggio di 1 mg/kg da somministrare per via iniettabile. Cytopoint inizia a lavorare entro otto ore dopo la somministrazione e l'effetto dura fino a 28 giorni dalla somministrazione. Il farmaco è disponibile in quattro diverse forme di dosaggio (10, 20, 30 e 40 mg / ml) in funzione del peso corporeo dell'animale. Nei cani con questa malattia il sistema immunitario è “iperattivato” e reagisce in maniera eccessiva al contatto con gli allergeni presenti nell'ambiente scatenando un forte prurito della pelle e conseguente disagio per l'animale. La pelle del cane danneggiata da graffi e sfregamenti diventa poi terreno fertile per lo sviluppo di infezioni batteriche e micotiche secondarie.
“Questo sarebbe veramente il primo farmaco biologico ad uso veterinario – afferma
Erica Romano, veterinario specializzato in dermatologia, Ospedale veterinario Gregorio VII di Roma – In particolare, nell'ambito dei problemi dermatologici, l'80% dei casi che si presentano in ospedale sono affetti da dermatite atopica, una condizione con cui molti degli animali devono imparare a convivere a vita”. Attualmente, per il trattamento della dermatite atopica nei cani esistono due categorie di farmaci: i sintomatici, come il cortisone antiinfiammatorio, oclacitinib che è un immunomodulatore, o la ciclosporina che è un immunosoppressore, oppure c'è l'immunoterapia allergene specifica, ovvero il vaccino. “In animali cronici, che dovrebbero usare trattamenti sintomatici per lungo periodo con elevati rischi di effetti collaterali, il vaccino ad oggi rappresenta la soluzione più appropriata, ma non sempre funziona. I farmaci biologici in tal senso sopperirebbero a questi problemi”. E per i costi, “bisogna fare bene i conti e considerare anche quanto può essere dispendioso un trattamento a vita con farmaci tradizionali e visite ripetute”, conclude Romano.