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QS Edizioni - sabato 17 agosto 2024

Scienza e Farmaci

Dronedarone sotto la lente dell’Ema

immagine 13 luglio - Al via una rivalutazione del profilo rischio-beneficio dopo l’interruzione di uno studio clinico a causa dell’insorgenza di eventi cardiovascolari gravi in alcuni pazienti in corso di terapia.
“L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) sta rivalutando il rischio cardiovascolare del medicinale antiaritmico Multaq (dronedarone), della Sanofi Aventis. Ciò fa seguito all’annuncio dell’Azienda del 7 luglio 2011 relativo all’interruzione dello studio PALLAS, dovuta all’insorgenza di eventi cardiovascolari gravi in alcuni pazienti in corso di terapia con Multaq”. È quanto ha dichiarato ieri in una nota l’Agenzia del farmaco europea.“Nello studio PALLAS - prosegue - il Multaq era stato valutato nei pazienti con più di 65 anni con fibrillazione atriale permanente. La popolazione di pazienti che sono stati studiati nello studio PALLAS è differente dalla popolazione per cui Multaq è attualmente approvato, popolazione costituita da pazienti che attualmente hanno o hanno avuto una fibrillazione atriale non permanente. Lo studio era stato effettuato come parte del programma di sviluppo del Multaq. Nel momento in cui lo studio è stato interrotto erano arruolati 3,149 pazienti. Lo studio - spiega l’Ema - stava osservando il tasso di eventi cardiovascolari maggiori (stroke o infarto del miocardio) o ospedalizzazioni dovute a eventi cardiovascolari, o decesso. È stata riscontrata una frequenza di eventi cardiovascolari ed ospedalizzazioni più alta con Multaq rispetto al placebo”.
Già lo scorso gennaio Il Comitato per i Prodotti Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia aveva iniziato una revisione del rapporto beneficio-rischio complessivo del farmaco a seguito di segnalazioni di severo danno epatico. “Lo scopo di questa revisione è stato ora esteso anche alla valutazione delle nuove informazioni derivanti dallo studio PALLAS e il CHMP determinerà la necessità di ulteriori azioni nel suo prossimo meeting del 18 - 21 luglio 2011”, conclude.
13 luglio 2011
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