“Innovazione, internazionalizzazione, produzione, ricerca, export, qualità delle risorse umane, capacità 4.0, digitalizzazione dei processi industriali, della ricerca,
big e smart data per migliorare le terapie. Punti di forza da consolidare dell’industria farmaceutica. Come? Attraendo in Italia sempre più investimenti che permettono la crescita, creano occupazione e favoriscono la competitività. Un processo virtuoso di crescita sui mercati esteri, già in atto, che interessa anche le imprese a capitale italiano. Soprattutto ora che si respira un clima
pro innovation, grazie anche alle misure promosse da Governo e Ministro della Salute”
È quanto ha dichiarato oggi il Presidente di Farmindustria,
Massimo Scaccabarozzi, nel corso del VI summit
Italy Meets the United States of America organizzato dall’Italian Business & Investment Initiative, EY e American Chamber of Commerce a New York.
“C’è un doppio filo che lega Stati Uniti e Italia – ha aggiunto – da una parte le imprese a capitale ‘tricolore’, grandi e piccole, che hanno ultimato acquisizioni in Usa. Dall’altra, l’Italia è sul gradino più alto del podio in Europa per presenza industriale da parte di aziende americane. Che hanno investito dal 2010 complessivamente 3 miliardi di dollari. E questo perché possiamo contare su molte eccellenze: dalle risorse umane al
know how delle imprese, dai centri di ricerca all’indotto. Successi che confermano le capacità del nostro Paese. Con una nuova, e buona,
governance, con la certezza e la prevedibilità delle regole, l’Italia potrebbe veramente fare il salto di qualità per essere sempre più attrattiva e competitiva. È un’occasione storica da non perdere”.