Nella notte di sabato 25 marzo entrerà in vigore l’ora legale. Una bella notizia per molti, ma non per tutti. Negli ultimi anni si sono infatti moltiplicate le segnalazioni di ricadute negative per la salute(aumento del rischio di infarto, alterazione dei pattern diurni dell’ictus, maggior numero di incidenti stradali) legate alla convenzione dello spostare in avanti un’ora le lancette, per avere un maggior numero di ore di luce durante il giorno. Il passaggio dall’ora solare a quella legale infatti determina un’improvvisa alterazione dei ritmi circadiani. E per la prima volta, uno studio appena pubblicato su
Chronobiology International ne evidenzia un possibile impatto negativo anche sulla fertilità.
“A nostra conoscenza – afferma
Constance Liu, dipartimento di ostetricia e ginecologia presso il Massachusetts General Hospital (USA) – nessun altro studio aveva finora indagato gli effetti dell’ora legale sulla fertilità. E’ dunque un campo inesplorato e per questo abbiamo ritenuto importante cercare di comprendere l’effetto dell’ora legale sulle pazienti sottoposte a FIVET”.
Uno studio retrospettivo di coorte ha infatti valutato l’impatto dell’ora legale sui tassi di gravidanza e di aborti spontanei su 1.654 cicli di fecondazione in vitro autologhi, effettuati tra il 2009 e il 2012. Sono stati quindi considerati tre diversi gruppi di pazienti, in base al
timing di introduzione dell’ora legale in relazione all’
embryo transfer. Il gruppo 1 comprendeva donne nelle quali l’introduzione dell’ora legale era andata a cadere tra il primo giorno della stimolazione ovarica e il giorno dell’
embryo transfer. Nel gruppo 2 l’ora legale era stata introdotta entro 21 giorni dall’
embryo transfer. Nel gruppo di controllo, l’introduzione dell’ora legale si collocava a distanza di almeno 10 giorni dal primo giorno della stimolazione ovarica.
I tassi di gravidanza sono risultati simili in primavera e in autunno (rispettivamente 41,4% e 42,2%), come anche i tassi di perdita di gravidanza (rispettivamente 15,5% e 17,1%), ma i tassi di abortività spontanea risultavano più elevati (24,3%) nelle donne sottoposte a dell’
embryo transfer all’interno di un periodo di 21 giorni dall’ora legale, con i tassi particolarmente elevati nelle donne che avevano già sperimentato una precedente interruzione spontanea di gravidanza (60,5%).
Questo studio suggerisce dunque che la transizione dall’ora solare a quella legale in primavera si associa ad un aumento significativo dei tassi di abortività spontanea tra le donne sottoposte a FIVET, soprattutto in quelle che hanno una storia pregressa di gravidanze abortive. Il tasso più elevato di perdita di gravidanza si presenta nei casi in cui l’introduzione dell’ora legale viene a cadere entro 21 giorni dall’
embryo transfer, rispetto alle donne nelle quali l’
embryo transfer era stato effettuato prima del passaggio all’ora legale o molto dopo.
Gli autori sostengono che le basi neurobiologiche di questo fenomeno potrebbero essere rintracciate negli studi neuroendocrini sul ritmo circadiano e sulla fotoperiodicità condotti in passato sia su modelli animali (macaco) che sull’uomo.
Questi risultati evidenziano tuttavia solo un’associazione, che non implica necessariamente una causalità; per dimostrare che questa associazione non sia casuale ma indice di un vero e proprio rapporto causa-effetto sarà necessario effettuare ulteriori ricerche su coorti di FIVET più ampie e in diverse parti del mondo. Solo allora sarà legittimo intervenire sul
timing delle FIVET, distanziandolo adeguatamente dal giorno di passaggio dall’ora solare a quella legale.