Pubblicate su
Thyroid le nuove linee guida dell’
American Thyroid Association (ATA) sulla diagnosi e la gestione delle patologie tiroidee in gravidanza e nel
post-partum. 97 raccomandazioni dedicate alle procedure diagnostiche più corrette, alle possibili complicanze nel corso della gravidanza, alla supplementazione di iodio e soprattutto al trattamento delle patologie tiroidee (ipotiroidismo, tireotossicosi, noduli tiroidei, cancro della tiroide) in gravidanza e in corso di allattamento. Una parte del documento appena licenziato è dedicata alla trattazione del ruolo della funzionalità tiroidea nelle donne con problemi di infertilità e sulle conseguenze delle patologie tiroidee della madre sul feto e sul neonato.
La nuova edizione delle linee guida (2017
Guidelines of the American Thyroid Association for the Diagnosis and Management of Thyroid Disease during Pregnancy and the Postpartum), scaricabile gratuitamente sul sito della rivista
Thyroid, organo ufficiale dell’
American Thyroid Association, è stata redatta da una
task force di esperti internazionali, presieduta da
Erik K. Alexander del
Brigham and Women's Hospital e della
Harvard Medical School (Boston) e da
Elizabeth N. Pearce della Boston
University School of Medicine.
“Queste linee guida – commenta
Peter A. Kopp, direttore di
Thyroid e professore di medicina presso la divisione di Endocrinologia, Metabolismo, e Medicina Molecolare della
Northwestern University Feinberg School of Medicine (Chicago) - forniscono un’importante panoramica sulla fisiopatologia e sulla gestione clinica dei disordini della tiroide, durante e dopo la gravidanza. Inoltre, aiutano a definire aree nelle quali è necessario effettuare ulteriori ricerche; questo documento verrà costantemente aggiornato negli anni a venire”.
Nei soli Stati Uniti si calcola che siano almeno 300 mila l’anno le gravidanze di donne con problemi della tiroide. “Queste linee guida – affermano i presidenti della
task force – rappresentano il distillato delle migliori evidenze scientifiche attualmente disponibili, in raccomandazioni cliniche, che miglioreranno la salute di moltissime madri e dei loro figli”.
Maria Rita Montebelli