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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Un farmaco antidiabete e un antipertensivo alleati contro il cancro

di Maria Rita Montebelli
immagine 29 dicembre - Uno studio pubblicato su Science Advance suggerisce una nuova via contro il cancro, mirata a tagliare il suo approvvigionamento energetico. La metformina, un farmaco usato nel diabete, associata alla sirosingopina, un antipertensivo, potrebbero rappresentare un cocktail ideale da questo punto di vista
Staccare la corrente al tumore. Questa la strategia terapeutica sperimentale studiata dall’Università di Basilea che, stando ai risultati pubblicati su Science Advances, appare molto promettente.
Già da tempo la metformina, un farmaco antidiabete, ha attirato l’attenzione degli oncologi come potenziale terapia anti-cancro; oltre a migliorare la sensibilità all’insulina e a ridurre così la glicemia, la metformina è infatti anche in grado di inibire la crescita delle cellule tumorali. Ma questo solo utilizzandola a dosaggi molto alti, troppo elevati per poter essere utilizzati in clinica, poiché risulterebbero tossici.
Per questo gli scienziati svizzeri si sono messi alla ricerca di un farmaco che fosse in grado di potenziare l’azione anti-cancro della metformina, a posologie però utilizzabili sull’uomo. E la loro attenzione è caduta sulla sirosingopina, un farmaco antipertensivo, che associato alla metformina determina l’apoptosi delle cellule tumorali in una vasta gamma di tumori.
 
“E’ quanto abbiamo osservato – rivela il primo autore dello studio, il dottor Don Benjamin del Biozentrum dell’ Università di Basilea -  in campioni prelevati a pazienti leucemici; la pressoché totalità delle cellule tumorali sono state uccise da questo cocktail, utilizzato a dosaggi non tossici per le cellule normali. L’effetto è stato osservato solo sulle cellule tumorali, mentre quelle normali, da donatori sani, non sono risultate influenzate dal trattamento”.
 
Lo stesso esperimento, ripetuto su topi con tumori del fegato, ha prodotto una riduzione del volume e dei noduli tumorali, che in alcuni animali sono scomparsi del tutto. Secondo gli autori di questo studio, questo effetto è dovuto al fatto che la metformina esercita un’azione di blocco sulla catena respiratoria mitocondriale che fornisce energia alla cellula; da parte sua la sirosingopina blocca la glicolisi anaerobica, affamando ulteriormente il tumore.
 
In altre parole, l’associazione di questi due farmaci interrompe i processi vitali che riforniscono di energia la cellula tumorale, decretandone così la morte. E i tumori, caratterizzati da un’aumentata attività metabolica e da una rapida crescita, sono avidi di energia. Ma questo è anche il loro tallone d’Achille: una riduzione del rifornimento energetico li rende infatti estremamente vulnerabili.
 
“Siamo riusciti a dimostrare – afferma Benjamin – che l’associazione di questi due farmaci produce effetti anti-proliferativi decisamente superiori rispetto a quanto ottenuto dalle due molecole somministrate singolarmente. I risultati di questo studio supportano dunque lo sviluppo di questo approccio per il trattamento dei pazienti oncologici”. E potrebbero inaugurare un nuovo filone di terapie anti-cancro capaci di colpire l’approvvigionamento energetico dei tumore.
 
Maria Rita Montebelli
29 dicembre 2016
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