"Le malattie croniche - commenta
Luigi Boggio, Presidente di Assobiomedica - rappresentano l’80% della spesa sanitaria nel nostro Paese e solo il diabete richiede circa il 10% delle risorse. Politiche di prevenzione e di investimento sulle cronicità potrebbero invece portare a una razionalizzazione della spesa, oltre che a una riduzione di queste patologie attraverso corretti stili di vita e un uso appropriato delle tecnologie. Il nostro Paese è purtroppo ancora troppo orientato all’emergenza e troppo poco alla programmazione sanitaria per capire fino in fondo che il ricambio tecnologico e la personalizzazione delle cure non rappresentano un costo, ma un risparmio a medio-lungo termine. I nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA), ancora in attesa di essere effettivamente introdotti, hanno in molte parti recepito delle innovazioni, ma occorrerebbe individuare e definire percorsi specifici per i pazienti cronici che vengono assistiti sul territorio".
"L’adozione sul territorio nazionale di dispositivi per diabetici altamente innovativi – ha aggiunto
Massimiliano Boggetti, Presidente dell’Associazione Assodiagnostici di Assobiomedica - è ancora fortemente eterogenea tra le diverse regioni, non garantendo equità di accesso a tali prestazioni. È necessario snellire le procedure di acquisto dei dispositivi, senza dover arrivare a una centralizzazione a fornitore unico, che disattende il principio di appropriatezza e di personalizzazione della cura. Si tratta di elementi fondamentali per l’adesione alla terapia, che se non tenuti in considerazione rischiano di aumentare le complicanze correlate alla patologia. La razionalizzazione della spesa si raggiunge anche introducendo adeguate modalità di acquisizione e di distribuzione dei dispositivi per l’automonitoraggio, tenuto conto del fatto che né le persone con diabete, né i prodotti che sono sul mercato sono tutti uguali. La qualità di questi ultimi, in particolare, va dunque attentamente valutata e considerata".
Per far capire ai cittadini l’importanza della prevenzione e del monitoraggio continuo di molte malattie croniche, tra cui il diabete, ma anche più in generale il valore della diagnostica di laboratorio per la diagnosi e la cura di moltissime altre patologie, Assobiomedica ha lanciato a giugno scorso la campagna "In vitro veritas". In oltre 500 centri diagnostici sono presenti una serie di strumenti ludico-informativi per coloro che sono in attesa del proprio turno per le analisi. Una delle storie dei quattro personaggi dell’iniziativa, è proprio quella di un diabetico, Paolo, che per disattenzione e cattivi stili di vita trascura la propria patologia con evidenti ripercussioni sulla sua quotidianità. L’esempio vuole essere da stimolo per i pazienti e per educare gli utenti: i video sono infatti appositamente interattivi per cui l’utente può decidere quale azioni far intraprendere al personaggio imparando e approfondendo molti aspetti sulla specifica patologia.