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QS Edizioni - venerdì 27 dicembre 2024

Scienza e Farmaci

Zapping farmaceutico. In arrivo altre date del corso di Ipasvi Firenze

immagine 14 ottobre - L’evento gratuito è previsto anche a novembre ed eroga ai partecipanti undici crediti Ecm. L’evento ha il fine di informare e sensibilizzazione con l’obiettivo di migliorare l’aderenza alla terapia e la consapevolezza dei pazienti rispetto alle norme in vigore e ai rischi legati allo zapping farmaceutico. L’11% della popolazione anziana assume infatti più di 10 farmaci al giorno e quasi sette milioni e mezzo di ultra 65enni ne consumano 5 o più al giorno.
Migliorare l’aderenza alla terapia e la consapevolezza dei pazienti rispetto alle norme in vigore e ai rischi legati allo zapping farmaceutico. È questo l’obiettivo del corso gratuito organizzato da Ipasvi Firenze dal titolo “L’infermiere sanità di iniziativa e cronic care model (responsabilità e competenze nel favorire l’aderenza terapeutica)”, che eroga ai partecipanti 11 crediti Ecm.
 
L’iniziativa, oltre all’appuntamento di ottobre, si svolgerà anche a novembre, in due moduli, il 17 e il 23. I docenti sono Cinzia Beligni (Collegio Ipasvi della provincia di Firenze), David Coletta, Massimo Martelloni, Danilo Massai (Collegio Ipasvi della provincia di Firenze), Lauro Mengheri, Nedo Mennuti, Emanuele Messina, Cecilia Pollini (Collegio Ipasvi della provincia di Firenze), Mariaflora Succu (Collegio Ipasvi della provincia di Firenze), Giorgio Tulli.
 
L’evento ha il fine di informare e sensibilizzazione con l’obiettivo di migliorare l’aderenza alla terapia e la consapevolezza dei pazienti rispetto alle norme in vigore e ai rischi legati allo zapping farmaceutico. L’11% della popolazione anziana assume infatti più di 10 farmaci al giorno e quasi sette milioni e mezzo di ultra 65enni ne consumano 5 o più al giorno. Quasi il 60%, secondo l’Agenzia Italiana del Farmaco, manifesta scarsa aderenza alle terapie contro le principali patologie. Tre milioni di italiani over 75, cioè quasi la metà della popolazione anziana commette errori nell’assunzione dei farmaci.
 
Il paziente anziano, pertanto, spesso assume una dose insufficiente o una quantità eccessiva di farmaco, andando incontro a effetti indesiderati anche gravi, come l’aumento del rischio di caduta per gli anti-ipertensivi, antidepressivi o ipoglicemizzanti.
 
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14 ottobre 2016
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