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QS Edizioni - giovedì 21 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Cancro alla prostata. Efficace e poco tossica la radioterapia stereotassica

di Will Boggs
immagine 6 ottobre - La radioterapia stereotassica al corpo (SBRT) sembra permettere una più che buona sopravvivenza negli uomini con cancro alla prostata a basso o intermedio rischio. È quanto emerge da uno studio presentato al meeting annuale dell’American Society for Radiation Oncology (ASTRO).
(Reuters Health) – La radioterapia stereotassica corporea (SBRT) sembra permettere una più che buona sopravvivenza negli uomini con cancro alla prostata a basso o intermedio rischio. È quanto emerge da uno studio presentato al meeting annuale dell’American Society for Radiation Oncology (ASTRO).
 
“Ci aspettavamo che questo trattamento avrebbe avuto una tossicità accettabile”, ha dichiarato Robert Meier del Swedish Cancer Institute di Seattle. “Tuttavia, il tasso di grado 3+ di tossicità è stato sorprendentemente basso, in particolare per l’intestino, dove eventi di grado 3+ non sono stati registrati, e questo è abbastanza confortante rispetto ad altri approcci di radiazione”. Precedenti studi avevano già stabilito che la SBRT è un’alternativa costo-efficace alla radioterapia con intensità modulata (IMRT).
 
Lo studio
Il team di Meier ha analizzato la tossicità, la sopravvivenza e gli esiti di sopravvivenza libera da recidiva di 309 uomini con basso rischio (n = 172) oppure a rischio intermedio (n = 137) che sono stati trattati con SBRT. Durante un follow-up mediano di 61 mesi, ci sono stati solo 5 eventi di grado 3+ e nessuna tossicità di grado 4 o 5. Tutte le tossicità di grado 3 erano a carico del tratto genito-urinario. A sette pazienti è stato diagnosticato un tumore alla vescica tra i 21 e i 50 mesi dopo il trattamento. La sopravvivenza globale a cinque anni è stata del 95,6%.
 
“La nuova tecnologia ci permette d’indirizzare in modo accurato e sicuro alte dosi di radioterapia soppiantando, in alcuni casi, la necessità di schemi di frazionamento prolungati”, ha detto Meier. “Per esempio, SBRT è ora la prima scelta per il cancro del polmone di fase 1-2. Allo stesso modo nel cancro della prostata SBRT sta emergendo come un approccio standard e forse preferibile. Il ciclo di trattamento di 5 giorni inoltre è molto più conveniente per i pazienti che quelli di 8 settimane normalmente proposti con la convenzionale RT a fasci esterni. Infine SBRT è anche molto meno costosa rispetto a IMRT”
 
Fonte: American Society for Radiation Oncology 2016
 
Will Boggs
 
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
6 ottobre 2016
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