Pubblicato da Aifa il primo monitoraggio della spesa farmaceutica 2016 con i dati dei primi due mesi dell’anno. La spesa territoriale, tra farmacie e diretta (senza pay back e senza innovativi) raggiunge i 3.401 milioni di euro e sfonda il tetto programmato di 192 milioni.
La spesa ospedaliera si assesta invece sul 1.568 milioni e sfonda il tetto di ben 494milioni di euro (si è speso in sostanza il 46% in più rispetto a quanto programmato).
Prosegue il calo (-0,7% rispetto a stesso periodo 2015) del conto per i cittadini che in ogni caso hanno compartecipato al costo dei farmaci tra gen e febbraio per ben 397 milioni di cui 261 milioni per la quota di differenza di prezzo tra generico e branded e la restante parte come ticket fisso sulla ricetta.
Spesa farmaceutica territoriale farmacia. In continua discesa anche la spesa lorda convenzionata tramite farmacie. Nei primi tree mesi del 2016 è stata di 2.698 milioni, in calo di 157 milioni rispetto allo stesso periodo del 2015 (-5,5%).
La netta farmacia (depurata di sconti a carico della filiera e ticket a carico dei cittadini) è stata invece di 2.091 milioni, con un decremento di 142 milioni rispetto all’anno passato (-6,4%).
Le ricette passate per il canale farmacia sono state 151 milioni, con una diminuzione del 3,9% rispetto all’anno precedente.
Il calo maggiore della spesa attraverso il canale farmacia si è registrato come a febbario in Valle d’Aosta (-24,7%) ma è presente in tutte le Regioni.
Il ticket versato dai cittadini tra gen e feb 2016 è stato di 394,4 milioni di euro, in decremento (-0,7% rispetto al 2015. Ma se si scorpora il dato si conferma che ad aumentare, in particolare, è stato l’ammontare della quota da pagare in caso si scelga un branded rispetto all’equivalente rimborsato dal Ssn che ha subito un incremento dell’1,3% rispetto al 2015. Al contrario l’ammontare del ticket fisso su ricetta è calato in percentuale quasi analoga (-4,24%).
La spesa per distribuzione diretta. Continua il boom per l’erogazione dei farmaci dal canale diretto delle Asl anche nei primi due mesi di quest’anno con un aumento del 52% rispetto al 2015 e un conto economico 2016 di 1314,4 mln di euro rispetto agli 865 mln dell’anno precedente.
Per quanto riguarda il tetto programmato, che per l’insieme della spesa territoriale corrisponde all’11,35% del Fondo sanitario, l’Aifa prende a base di calcolo una spesa complessiva territoriale pari a 3.401 milioni (spesa al netto anche dei farmaci del fondo degli innovativi e dei pay-back delle Aziende Farmaceutiche a beneficio delle Regioni) e calcola uno sfondamento nazionale di 192 milioni di euro.
Nei primi tre mesi del 2016 sono 13 Regioni a sfondare il tetto territoriale con la Sardegna che si conferma in testa a questa classifica in termini di percentuale di sfondamento.
Spesa farmaceutica ospedaliera. La spesa calcolata da Aifa ai fini della verifica del rispetto del tetto programmato del 3,5% del Fsn (e quindi al netto della spesa per distribuzione diretta dei farmaci classificati in fascia A, della spesa per vaccini e della spesa per medicinali di fascia C e C-bis e al netto dei pay-back versati dalle Aziende Farmaceutiche a beneficio delle Regioni) è stata di 1.568 milioni di euro e ha sfondato il tetto di ben 494 mln.
Il tetto è stato sfondato in tutte le Regioni, tranne che nella PA di Trento e in Molise.
Spesa farmaceutica territoriale ed ospedaliera nel periodo gennaio-marzo 2016 e verifica del rispetto del tetto di spesa del 14,85%, per regione