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QS Edizioni - giovedì 28 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Emergenza diabete: ecco le linee guida per il medico di famiglia

immagine 27 maggio - Presentate nel corso del XVIII Congresso Nazionale dell’Associazione Medici Diabetologi le prime linee guida al mondo dedicate al medico di medicina generale per la cura del diabete mellito di tipo 2. Con una media di 7,57 visite all’anno, il diabete rappresenta il maggiore carico di lavoro per il medico di famiglia.
I numeri sono ormai noti: 3 milioni di italiani (il 4,9% della popolazione) convivono con il diabete e almeno un altro milione ne è affetto ma ancora non lo sa. Ogni anno alla malattia sono additabili 18.000 decessi, 75.000 infarti cardiaci, 18.000 ictus, 20.000 insufficienze renali croniche, 5.000 amputazioni degli arti inferiori. I costi, poi, sono raddoppiati negli ultimi 10 anni passando dai 5 ai 10 miliardi di euro l’anno, circa il 9% della spesa sanitaria.È con queste cifre, ribadite nel corso del XVIII Congresso Nazionale AMD (Associazione Medici Diabetologi), che si ha a che fare quando si parla di diabete. “Dati, che ormai da anni fanno riflettere sulla necessità di agire prontamente sia sul fronte della prevenzione della malattia - perché il diabete di tipo 2 può essere prevenuto con uno stile di vita alimentare corretto e sconfiggendo la sedentarietà - sia su quello della cura e dell’assistenza, per prevenire le sue conseguenze e complicanze, che i numeri testimoniano essere devastanti”, ha commentato nel corso del congresso il presidente Associazione Medici Diabetologi Sandro Gentile. Il diabete, tuttavia, non è affare soltanto dello specialista. Sempre più sta diventando un’emergenza anche per il medico di famiglia.
E bastano altri numeri per confermarlo: secondo le rilevazioni della Società Italiana di Medicina Generale, il 5,3 per cento delle visite eseguite negli ambulatori del medico di famiglia riguarda il diabete, secondo solo all’ipertensione (15,5%). “Ma la classifica si inverte, se consideriamo il numero medio delle visite effettuate ogni anno. La persona con diabete frequenta in media l’ambulatorio del medico di medicina generale 7,57 volte in un anno. Produce, in assoluto il maggior carico di lavoro per ognuno di noi”, ha spiegato Gerardo Medea, Responsabile Area metabolica della SIMG.
Ed è da questa esigenza e dalla collaborazione tra AMD, SID (Società Italiana Diabetologia) e SIMG che è nata un’opera che gli estensori hanno definito unica al mondo: le linee guida destinate al medico di famiglia per prevenire la malattia, diagnosticarla e curarla per evitare le complicanze (Standard italiani per la cura del diabete mellito di tipo 2 per la medicina generale). Il documento contiene inoltre le raccomandazioni per l’identificazione e la diagnosi del diabete gestazionale e per la gestione del diabete in gravidanza, oltre a tutte le norme relative all’ottenimento dell’invalidità civile per gli assistiti con diabete che ne abbiano diritto. “Sono le prime e uniche linee guida di tal genere realizzate al mondo. Si tratta di un’operazione culturale che ancora una volta vede il nostro paese eccellere nel settore diabetologico”, ha aggiunto Gentile.
Per i medici di medicina generale si tratta di un documento di cui si avvertiva il bisogno: “il diabete è una malattia complessa da gestire, con un carico sempre crescente per noi medici di medicina generale. Era necessario che si mettessero a punto specifiche linee guida, adattandole alla nostra pratica clinica quotidiana”, ha precisato Medea. “Sino a oggi, infatti, le istituzioni scientifiche sono solite emanare raccomandazioni generali che però non sempre sono facilmente applicabili a tutti gli ambiti clinici. Credo che il lavoro che abbiamo fatto con i colleghi diabetologi possa rappresentare un ottimo esempio da seguire in altri settori”, ha concluso. 
27 maggio 2011
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