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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Lorenzin tiene a battesimo il Disclosure Code di Farmindustria: “La trasparenza è la nostra arma”

immagine 16 giugno - Oggi a Roma illustrata nuovamente l’operazione trasparenza che porterà entro il 30 giugno le aziende farmaceutiche aderenti a Farmindustria a pubblicare sui loro siti on line i rapporti economici con professionisti, operatori, organizzazioni sanitarie, dalle società scientifiche alle strutture sanitarie pubbliche e private, e alle Università
“La trasparenza è l’arma numero uno per combattere ogni forma di opacità che possa portare a fenomeni distorsivi. E il Disclosure Code è in linea con il lavoro svolto con il presidente Raffaele Cantone sull’anticorruzione, su cui applichiamo protocolli da mesi. Quindi viva la trasparenza sempre”.
 
Con questa parole il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin ha “battezzato” affiancata dal Presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, e da Cosimo Nume, Responsabile dell’Area comunicazione FnomCeo, il “Disclosure Code” di Farmindustria, l’operazione trasparenza tra medici e aziende farmaceutiche.
Un’operazione, già annunciata, grazie alla quale entro il 30 giugno, le 200 aziende farmaceutiche, aderenti all'Associazione delle imprese del farmaco, “sveleranno” i loro rapporti economici con professionisti, operatori, organizzazioni sanitarie, dalle società scientifiche alle strutture sanitarie pubbliche e private, e alle Università. Questo grazie all’entrata in scena del Codice europeo Efpia (Federazione Europea delle Associazioni e delle Industrie Farmaceutiche) sulla trasparenza, il Disclosure Code appunto, cui hanno aderito le aziende di oltre 30 Paesi.

“La trasparenza è un principio ispiratore delle nostre azioni, nell’interesse pubblico, per instaurare un rapporto franco con i cittadini, non in chiave inquisitoria, ma rendendo plastici i rapporti fra istituzioni pubbliche e private – ha spiegato il Ministro – è l’arma numero uno contro qualsiasi forma di opacità, da quelle più innocue a quelle che portano a fenomeni distorsivi. In questo settore abbiamo due elementi: da una parte l’innovazione tecnologica che richiede un cambiamento di modello e quindi sempre più un coinvolgimento degli operatori, dall’altro la necessità di allargare l’accesso alle informazioni dei cittadini. Il Disclosure Code è in linea con il lavoro svolto con il presidente Raffaele Cantone sull’anticorruzione, su cui applichiamo protocolli da mesi”.
 
“Tutte le collaborazioni tra la classe medica e industria farmaceutica, collaborazioni di valore e bilaterali saranno rese note” ha quindi ricordato Massimo Scaccabarozzi e questo “è un passo epocale”. “Il contributo che i medici danno alla ricerca è essenziale – ha sottolineato – e dal momento che ci sono molti pregiudizi su queste attività, che sono invece da valorizzare, vogliamo spazzarli via proprio pubblicando in maniera trasparente tutte le transazioni economiche avvenute nel 2015 con medici e società scientifiche. E dalle prime stime, sono circa il 70% i medici che hanno dato il loro consenso alla pubblicazione del proprio nome e dei rapporti economici”.

Ma, come ha sottolineato Cosimo Nume, la grade sfida è raggiungere il 100% delle adesioni dei professionisti. “Questo è un momento di particolare importanza – ha detto Nume – e non è un punto di partenza ma di arrivo perché mette in concreto quanto scritto da anni nel Codice deontologico dei medici e delle Aziende. Il nostro obiettivo è fare piena luce perché non ci siano zone d’ombra e soprattutto affinché siano evitate speculazioni. Per questo ci occuperemo di sostenere il Disclosure Code attraverso tutti i nostri canali di informazione sottolineando ai colleghi che questa è una grande opportunità per rafforzare il rapporto di fiducia con i cittadini”.


Saranno “on line” e pubblicati nel pieno rispetto della normativa italiana sulla privacy, i dati su donazioni e contributi(inclusi i comodati d’uso), in denaro o in natura, che le imprese hanno destinato direttamente o indirettamente agli operatori e alle organizzazioni sanitarie dalle imprese del farmaco per: la partecipazione a manifestazioni, organizzate o sponsorizzati dalle aziende farmaceutiche, di carattere promozionale; consulenze scientifiche; seminari e convegni scientifici, che offrono informazione e aggiornamento; supporto ai congressi e corsi Ecm organizzati da strutture pubbliche, Università, Società scientifiche e provider accreditati Ecm
 
Non solo, saranno visibili sui siti delle aziende anche i compensi ricevuti per la ricerca e sviluppo di nuovi farmaci attraverso gli studi clinici svolti negli ospedali, nelle università e nelle strutture sanitarie pubbliche e private.
16 giugno 2016
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