Il vaccino anti-Hpv Gardasil continua a garantire un’elevata efficacia nella prevenzione delle patologie Hpv-correlate fino a 7 anni dopo l’inizio della vaccinazione. Sono i risultati di un ampio studio clinico condotto in Scandinavia e presentati al Congresso Eurogin conclusosi ieri a Lisbona.La ricerca, un’estensione dello studio principale Future II , ha valutato in 2.800 donne l’efficacia a lungo termine, la sicurezza e l’immunogenicità del vaccino in donne vaccinate inizialmente all’età di 16-23. Il principale obiettivo del follow up era di rilevare lesioni cervicali precancerose (CIN 2 o più gravi) causate dai tipi Hpv 16/18. Altri end point erano il rilevamento di altre tipologie di lesioni cervicali (CIN di qualsiasi grado, AIS o cancri), di cancri vulvari o vaginali correlati con i tipi Hpv 6, 11, 16 or 18 e ed anche lesioni precancerose cervicali (CIN 2 o più gravi) correlate con tipi di Hpv non contenuti in Gardasil. A 7 anni dalla prima vaccinazione non è emersa nessuna patologia correlata ai tipi Hpv 6, 11, 16, 18. Le donne saranno comunque seguite fino all’età di 30-37 anni. In tal modo sarà coperto anche il picco d’incidenza delle CIN 2/3, delle AIS e del cancro cervicale.“I risultati raggiunti aggiungono un’ulteriore conferma alle già solide evidenze scientifiche riguardo la capacità di Gardasil di conferire una protezione di lungo periodo e ribadiscono altresì la necessità della vaccinazione contro l’HPV in età giovanile”, ha detto Susanne Krüger Kjær, professoressa all’Istituto per l’Epidemiologia del Cancro dell’Università di Copenhagen, in Danimarca.

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