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QS Edizioni - martedì 26 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Lazio. Zingaretti e Scalfarotto allo stabilimento Abbvie. “Investimenti e ricerca sono volano di crescita, importante attrarre capitali esteri”

di G.B.
immagine 5 maggio - Il governatore del Lazio e il sottosegretario allo Sviluppo economico si sono recati presso il sito produttivo della multinazionale biofarmaceutica che ha appena annunciato un investimento di 60 milioni di dollari entro il 2017. Zingaretti: “Puntare sulla sanità significa migliorare le cure e far crescere il Pil”. Scalfarotto: “Affidato al mio Ministero il coordinamento di un Comitato interministeriale di indirizzo per l’attrazione degli investimenti esteri”.
Innovazione, capacità di attrarre capitali e investimenti esteri, interazione tra i diversi anelli della filiera. Queste le parole d’ordine della conferenza, svoltasi presso il sito produttivo di Abbvie a Campoverde di Aprilia (LT), che ha registrato la partecipazione del governatore Nicola Zingaretti e del sottosegretario allo Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto. Esponenti istituzionali, a livello locale e nazionale, chiamati a fornire risposte alle richieste di un settore che, comunque, negli anni più duri della crisi (2010-15) è stato tra i pochissimi a poter vantare il segno positivo e una discreta crescita, soprattutto grazie a un export che supera il 70% del fatturato. E, in base agli ultimi dati di Farmindustria, nel 2015 rispetto all’anno precedente si evidenzia un incremento per la produzione del 5%, per l’occupazione dell’1%, e per le esportazioni del 4%.

“Le politiche e i risultati sono figli di una visione complessiva – ha osservato Zingaretti – In questo senso sono due i principali temi da affrontare: come governare la spesa pubblica e in che modi far crescere il Pil. Un ragionamento che tira, inevitabilmente, in ballo gli investimenti in sanità che non possono essere considerati un costo, bensì sono da inquadrare come una opportunità i progresso e come un vettore di crescita per il Pil”. Per quanto concerne la farmaceutica, nodale diventano gli aspetti legati alla ricerca. “Questo tema – ha sottolineato – ci riporta alla necessità ineludibile di costruire un sistema-Paese competitivo sui mercati globali e di garantire le adeguate interconnessioni”.

Il governatore ha quindi messo a fuoco l’esperienza, sperimentata in Regione Lazio, di ‘Call for proposal – Sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali. Attraverso questa procedura l’amministrazione ha raccolto le proposte che scaturiscono dai territori strutturando un processo di analisi, verifica e selezione che dovrà condurre all’individuazione degli interventi regionali necessari per il riposizionamento di specifici contesti territoriali e delle filiere produttive. “Si tratta di un esempio virtuoso che ha consentito alle imprese di evidenziare il proprio fabbisogno prima dei bandi, che partiranno a giugno”.

Scalfarotto si è invece soffermato maggiormente sulla dimensione nazionale, rivendicando pienamente l’operato del governo, tramite una carrellata di best practices. “Stiamo lavorando per migliorare l’attrattività del Paese, tramite la riforma della governance degli investimenti diretti esteri e con azioni come, per esempio, la nuova legislazione sul lavoro, dove il Jobs Act mira a garantire maggiore flessibilità nel mercato, il miglioramento dei tempi della giustizia, con “tribunali dedicati” alle controversie che coinvolgono gli investitori stranieri e nuove misure fiscali come il super-ammortamento - credito d'imposta del 140% per gli investimenti in macchinari, affidando all’Ice i compiti operativi per l’assistenza alle imprese”.
Tornando al nodo degli investimenti, Scalfarotto ha garantito che “il Governo si è preoccupato di creare un nuovo processo unificato per l’attrazione degli investimenti, con l’obiettivo di creare un punto di contatto a livello nazionale, in grado di instaurare efficaci collaborazioni tra Amministrazioni centrali ed enti territoriali. È stato così affidato al Ministero dello Sviluppo Economico il coordinamento di un Comitato interministeriale di indirizzo per l’attrazione degli investimenti esteri”.

Proprio di recente AbbVie ha annunciato un investimento di 60 milioni di dollari per lo stabilimento di Campoverde entro il 2017. Determinante nella scelta è stato l’apprezzamento, da parte dei vertici della multinazionale, per gli alti livelli qualitativi del polo produttivo italiano. Ma occorre un ulteriore salto di qualità, cioè è indispensabile bonificare ancor di più il contesto di riferimento. “È necessario poter contare su regole certe, omogenee e stabili nel tempo in tutto il Paese – ha auspicato l’amministratore delegato di Abbvie Italia, Fabrizio Greco - Regole che sostengano l’innovazione e favoriscano lo sviluppo e l’accesso ai nuovi farmaci per rispondere alle esigenze di cura dei pazienti affetti da patologie gravi. Questo è possibile solo con il contributo di tutti i decisori istituzionali coinvolti al fine di realizzare una programmazione efficace, al passo con le trasformazioni in atto, in grado di rispondere alle sfide presenti e future”.

Anche perché, ha fatto notare, “secondo le ultime elaborazioni Farmindustria nel 2015 il contributo diretto di AbbVie e del suo indotto in Italia raggiunge i 560 milioni di euro, complessivamente in termini di investimenti, stipendi, imposte dirette e Iva. Un dato che mostra quanto sia importante assicurare condizioni favorevoli per l’attrazione degli investimenti.  Il mantenimento di queste condizioni di successo è fortemente legato alla necessità di creare un contesto favorevole all’innovazione, elemento caratterizzante l’industria farmaceutica in generale ed AbbVie in particolare”.

Gli standard raggiunti dal polo di Campoverde sono tali che “siamo riusciti infatti a portare in Italia produzioni importanti destinate a tutto il mondo – ha ricordato Francesco Tatangelo, direttore dello stabilimento - Come uno dei principi attivi che compongono il trattamento innovativo di AbbVie per l’Epatite C. E ora per questa nuova linea di assemblaggio e confezionamento siamo stati in grado di convogliare nel nostro paese circa un quarto dell’investimento globale destinato da AbbVie allo sviluppo dei propri siti produttivi nel mondo”.
 
G.B.
 
5 maggio 2016
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