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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Cuore. Nuove linee guida USA: “Aspirina riduce il rischio di infarto nei cinquantenni”

di Lisa Rapaport
immagine 12 aprile - Secondo la Us Preventive Services Task Force (Uspstf) – un panel sostenuto dal governo e formato da medici indipendenti – i cinquantenni con fattori di rischio per malattie cardiovascolari (inclusi ipertensione, colesterolo alto e fumo) potrebbero trarre beneficio da un regime preventivo di un’aspirina quotidiana, applicandolo per almeno un decennio.
(Reuters Health) - Una bassa dose giornaliera di aspirina potrebbe anche proteggere le persone che l’assumono per diminuire il rischio di infarto e ictus dal cancro al colon-retto. Il farmaco può causare sanguinamento nello stomaco e nel cervello, quindi queste indicazioni non si possono applicare a chi soffre di disturbi emorragici. “Come con ogni farmaco, i pazienti e i loro medici devono bilanciare rischi e benefici”, sottolinea la responsabile di Uspstf Kirsten Bibbins-Domingo della University of California di San Francisco.
 
Le linee guida
Secondo le nuove linee guida, possono beneficiare maggiormente degli 81 milligrammi di aspirina al giorno gli adulti tra i 50 e i 59 anni che hanno almeno il 10% di rischio di avere un infarto o un ictus nel decennio successivo. L’American College of Cardiology fornisce un calcolatore del rischio che può essere consultato all’indirizzo http://bit.ly/1UEFYtE.

Le indicazioni non sono valide per i sessantenni perché il rischio di emorragia aumenta con l’età. Tuttavia, la commissione della task force sta ancora discutendo se l’approccio abbia senso per persone sotto i 50 o sopra i 70 anni.

Quasi il 40% degli over 50 statunitensi già prende l’aspirina per prevenire il primo infarto o per evitarne un secondo, secondo una ricerca pubblicata su ‘Annals of Internal Medicine’ con le nuove linee guida.

“Così come per il cancro al colon-retto, l’aspirina potrebbe ridurne il rischio agendo su un percorso biochimico usato dal tumore per crescere. – spiega David Weinberg, direttore del Dipartimento di medicina al Fox Cancer Center di Philadelphia – Ma i pazienti non dovrebbero prendere l’aspirina per prevenire il cancro. Invece, dovrebbero pensare alla riduzione del rischio di cancro come beneficio aggiuntivo se già prendono l’aspirina per ridurre il rischio di infarto e ictus”.
 

Fonte: Ann Intern Med 2016

Lisa Rapaport

(Versione italiana Quotidinao Sanità/Popular Sciences)
12 aprile 2016
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