Cresce l’attività di raccolta del sangue cordonale e anche il patrimonio di cellule staminali emopoietiche in Italia. Aumentano contestualmente i trapianti di midollo osseo. Buone notizie che arrivano dal Gruppo Italiano Trapianti di Midollo Osseo (Gimto), che apre oggi a Bologna il IV congresso nazionale. Secondo il Gimto, che ha riproposto i dati divulgati dal Centro Nazionale Sangue e dal Centro Nazionale Trapianti lo scorso aprile, l'incremento ha però riguardato soprattutto la raccolto a uso autologo attraverso la conservazione in biobanche estere.
Per quanto concerne invece il canale pubblico, delle 16.207 unità di sangue cordonale donate in modo solidaristico in Italia, 4.376 unità sono state bancate perché possedevano i requisiti qualitativi che ne garantiscono l'efficacia al momento dell'impiego terapeutico. Ad oggi in Italia sono 28.464 le unità nel nostro Paese, numeri che pongono il nostro network tra i primi posti in Europa.
Soddisfazione è stata espressa dal sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, secondo la quale questi dati “sono l’ennesima conferma che in questo settore innovativo della biomedicina il Governo sta agendo nella direzione giusta. La nostra rete di biobanche pubbliche è ai primi posti in Europa in quanto a efficienza e qualità” e, per Roccella, questo dipende anche “dalla decisione di cambiare le scelte del Governo Prodi, che voleva introdurre le biobanche private e la conservazione autologa, cioè a pagamento, e soltanto per sé, del cordone”. Il sottosegretario alla Salute ha invece voluto sottolineare lo stanziamento, da parte del Governo, di “10 milioni di euro proprio per consolidare ulteriormente la nostra rete pubblica. È sempre però importante ribadire – conclude Roccella - che secondo la comunità scientifica internazionale soltanto la donazione del cordone, e non la conservazione per sé, rappresenta un’opportunità scientificamente valida a fini terapeutici”.