Saranno solo tre, per tutta l'Europa, i fornitori di servizi avanzati per l'autenticazione dei farmaci. Uno di questi è Aegate, azienda leader del settore in Europa, che ha appena ricevuto la nomina dall'Organizzazione Europea di Verifica dei Medicinali (EMVO). Un'ottima notizia per quest'azienda nata in Inghilterra nel 2004, e che trova uno dei suoi principali mercati in Italia, dove è presente dal 2008.
Renato Angelini, nuovo amministratore delegato di Aegate Italia, spiega le sfide e le strategie che lo attendono nel prossimo futuro per far crescere l'azienda, una realtà ben consolidata e avviata, come dimostrano le sue cifre.
Finora infatti Aegate ha verificato circa 3,3 miliardi di farmaci, emanato 2,4 milioni di allerta con un tasso medio di 200.000 transazioni all'ora in 18.000 farmacie in tutta Europa, di cui 3.500 in Italia. In meno di 250 millisecondi è in grado di dire al farmacista se il farmaco che sta per vendere al cittadino è idoneo alla dispensazione (quindi se non è contraffatto, rubato, richiamato o scaduto). “Ogni Paese sarà libero di scegliere uno tra i tre provider – sottolinea Angelini – ma la nostra azienda ormai non è più nella fase pilota e siamo in grado di poter partire anche domani con chiunque ce lo chieda. I nostri principali concorrenti invece sono ancora nella fase pilota e stanno sviluppando ora il servizio con un numero molto basso di farmacie. Il prossimo passo per noi sarà iniziare a lavorare con le istituzioni, che dovranno decidere, in ogni Paese, quale provide usare”.
Entro il 2018 infatti la Direttiva Europea sui medicinali contraffatti sarà legge e tutte le farmacie in Europa dovranno adeguarsi, attivando un software di autenticazione che soddisfi i requisiti legislativi. L'Italia, visto che ha un sistema più avanzato degli altri paesi da questo punto di vista, ha chiesto una proroga di ulteriori sei anni. Il nostro Paese, insieme a Belgio e Grecia sono tra quelli più avanti nell'Ue in tema di certificazioni e lettura ottica dei farmaci. “Negli altri Stati – continua Angelini – non ci sono gli stessi requisiti per la lettura ottica dei farmaci e ciò potrebbe iniziare a provocare dei problemi. Pensiamo ad esempio al caso di farmaci contraffatti o rubati, che devono essere rintracciati in tutta Europa”. Con il sistema sviluppato da Aegate invece, anche se la scansione viene fatta al momento della vendita del farmaco, si riesce a certificare e tenere traccia di tutti i passaggi della filiera del farmaco, dall'azienda produttrice al grossista, fino al distributo e farmacia. In questo modo il farmacista può sapere in modo automatico come e da chi gli è arrivato il farmaco, in meno di un secondo. E questo grazie a un software di sicurezza che confronta ogni singola confezione del medicinale, leggendo il codice univoco apposto su ogni confezione di farmaco attraverso lo scanner ottico della farmacia, comparandolo con i dati originali forniti dal produttore, e assicura che i medicinali non conformi vengano identificati prima di essere consegnati al paziente. Attualmente in Italia i farmaci dispensati devono avere apposto un bollino approvato dal Ministero della Salute, ma in base alla nuova legislazione Europea i produttori farmaceutici dovranno adoperare un sistema di identificazione dei loro prodotti in modo univoco e a prova di manomissione, in modo che questi possano essere autenticati e validati per la dispensazione, tramite un matrix code.
“In Italia lavoriamo con 3.500 farmacie – prosegue Angelini - anche se il 90% delle farmacie ha già nel proprio sistema gestionale il nostro software, che non è ancora stato attivato in modo completo. In altre parole, ciò vuol dire, che tutte le farmacie, quando lo vorranno, saranno già nelle condizioni di poter partire con il sistema di scansione ottica dei farmaci. Per quelle che ce l'hanno ora in attività, il servizio è totalmente gratuito, e consente di avere anche messaggi da parte delle aziende farmaceutiche, ad esempio sulla sicurezza dei farmaci, l'educazione del paziente o le informazioni sull’aderenza alle terapie”.
Per quanto riguarda i farmaci venduti online, in Italia da luglio 2015 è permessa solo quella dei medicinali da banco. “Da luglio 2015 i siti web che li venderanno – aggiunge Angelini - dovranno essere cerfiticati ed avere un logo che ne testimonia l'idoneità alla dispensazione di farmaci, oltre alla bandiera della nazione presso cui è certificato. Per ora la Comunità europea richiede il controllo sulla dispensazione solo presso il punto vendita, non sugli acquisti online”. Cosa che comunque non è esclusa per il futuro. Nell'immediato futuro invece Aegate sa già che dovrà espandere la sua presenza in tutti i paesi dell'Unione Europea (attualmente ha sedi in Italia, Belgio, Grecia, Regno Unito e rappresentanti in tutti gli altri Stati) ed è in piena espansione come organico, in controtendenza con il panorama di molte altre aziende, con l'assunzione di diversi dipendenti.