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QS Edizioni - mercoledì 3 luglio 2024

Scienza e Farmaci

Cancro esofago e stomaco. Addio endoscopia? Per la diagnosi basterà un respiro. Da Londra un nuovo test accurato al 90%

di Viola Rita
immagine 24 giugno - Per ora è ancora un prototipo. Ma è stato sperimentato su 210 pazienti e ha permesso di distinguere i casi di tumore maligno allo stomaco e all’esofago da patologie di natura benigna. Della durata di pochi minuti e dotato di un’accuratezza del 90%, ha rilevato una maggiore concentrazione di particolari composti ‘organici volatili’, chiamati VOC, nei pazienti affetti dal cancro. Lo studio su Annals of Surgery
Un gruppo di ricerca internazionale ha messo a punto un breath test (test del respiro) che potrebbe permettere di individuare con una metodica rapida e mini-invasiva il cancro all’esofago e allo stomaco. Il prototipo è stato testato su 210 pazienti di cui 81 affetti da un cancro allo stomaco o all’esofago: in pochi minuti tale test ha permesso di distinguere i casi di tumore benigno da quelli di tumore maligno con un’accuratezza del 90%.
A riferire questa notizia, oggi, è l’Imperial College London, il cui gruppo ha condotto la ricerca* insieme ai clinici dell’Imperial College Healthcare NHS Trust ed in collaborazione con i ricercatori della UCL (University College London), Keele University Medical School, Heyrovsky Institute of Physical Chemistry e l’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca. Lo studio è pubblicato su Annals of Surgery.
 
In particolare, il nuovo breath test ha messo in luce la presenza di una maggiore concentrazione dei composti chimici VOC ('composti organici volatili') nel respiro emesso dai pazienti affetti da patologie maligne rispetto a quello dei pazienti con patologie benigne o non affetti da patologie. 
VOC sono sostanze contenenti carbone e presenti in tutti gli organismi viventi, che possono in certi casi e ad una determinata concentrazione diventare una spia della malattia.
Secondo i ricercatori, inoltre, questi risultati potrebbero essere utilizzati per predisporre nuovi biomarcatori, ovvero marcatori biologici della presenza e della progressione della malattia.

Il cancro all’esofago e quello allo stomaco causano complessivamente il 15% dei decessi dovuti al cancro e in particolare il cancro allo stomaco appresenta una delle più diffuse forme di tumore maligno. Queste patologie vengono spesso diagnosticate in una fase già avanzata, dato che raramente comportano dei sintomi durante la prima fase del loro sviluppo. Attualmente, la diagnosi di tali tumori si effettua tramite endoscopia, che rappresenta uno strumento importante per la diagnosi di questi tumori e per la diagnosi e l'indagine di altre problematiche del tratto gastrointestinale.
“Il cancro dello stomaco e dell’esofago sono in aumento nel Regno Unito, con oltre 16.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno. L'attuale metodo per la rilevazione di questi tumori è costoso, invasivo e la diagnosi viene di solito effettuata in una fase tardiva, quando spesso il tumore si è diffuso altre parti del corpo. Questo rende la malattia più difficile da trattare e si traduce in scarsi tassi di sopravvivenza a lungo termine”, ha dichiarato George Hanna, autore principale dello studio e Direttore delle NIHR-Diagnostic Evidence Cooperatives all’Imperial College London. “Il nostro breath test potrebbe risolvere questi problemi, perché può aiutare a fornire una diagnosi ai pazienti che manifestano primi sintomi non specifici, nonché ridurre il numero di endoscopie invasive, che spesso portano a risultati negativi. La diagnosi in una fase iniziale potrebbe offrire ai pazienti una maggiore quantità di opzioni di trattamento e, infine, salvare più vite umane”.
 
Come funziona il test
I ricercatori spiegano che quest’analisi ha l’obiettivo di individuare composti chimici presenti soltanto nel respiro esalato dai pazienti con cancro all’esofago o allo stomaco, sostanze, dunque, che rappresentano un segno distintivo della malattia. In particolare, si tratta dei VOC ('composti volatili organici'). Per effettuare il test, i ricercatori hanno utilizzato campioni di respiro esalato da 48 partecipanti affetti da cancro all’esofago, 33 con cancro allo stomaco e 129 partecipanti di controllo, non affetti da tali patologie maligne (con metaplasia di Barrett, con malattie di natura benigna del tratto gastrointestinale superiore oppure non affetti da nessuna patologia in questo distretto). I campioni sono stati raccolte dal 2011 al 2013 presso l’Imperial College Healthcare NHS Trust.
Il test si è svolto in questo modo: i pazienti hanno respirato in un ‘analizzatore del respiro’ collegato ad una ‘borsa’, connessa a sua volta con uno spettrometro di massa SIFT-MS (selected-ion flow-tube mass spectrometry), uno strumento analitico che, con una metodica particolare, rileva e separa i composti chimici presenti in un campione.

Esistono anche altri tipi di breath test, simili a quello odierno, che servono per distinguere i tumori benigni da quelli maligni in maniera semplificata.
Gli autori della ricerca di cui si discute pongono l'attenzione sulla velocità del loro test e sulla specifica metodica di funzionamento, basata sul rilevamento della quantità dei composti chimici VOC ('composti organici volatili') nel respiro esalato. 

Riguardo alle prossime ricerche del gruppo, nuovi trial che includono 400 pazienti verranno svolti con l’obiettivo di creare un dispositivo sensore per segnalare al medico la presenza di un tumore maligno. Tali trial si svolgeranno presso la UCLH (University College London Hospitals NHS Foundation Trust), The Royal Marsden NHS Foundation Trust e presso la NHS Foundation Trust del Guy e del St Thomas.
 
Viola Rita
 
*La ricerca è stata finanziata dal NIHR Imperial Biomedical Research Centre e NIHR-diagnostic Evidence Cooperatives.
24 giugno 2015
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