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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Raffreddore. E' vero: lo zinco lo cura e lo previene

immagine 17 febbraio - A sostenerlo è una review della Cochrane Library che ha passato in rassegna 15 trial precedenti. La sostanza dimezza la durata del malanno e riduce l’intensità dei sintomi. Inoltre, può essere efficace anche come intervento preventivo. Ma restano dubbi sulla quantità da assumerne, sulla formulazione e sulla durata del trattamento.
Quasi la metà di tutte le giornate lavorative perse per malattia sono attribuibili non a mali gravi, ma al comune quanto banale raffreddore. E lo stesso vale per le assenze dei bambini a scuola. Ora, una revisione sistematica pubblicata sulla Cochrane Library, propone un rimedio che potrebbe abbassare notevolmente i costi sociali del disturbo: basta assumere integratori a base di zinco per ridurre la durata del raffreddore e l’intensità dei sintomi.L’ipotesi del metallo quale rimedio per il raffreddore ha circa 25 anni, ma da allora tutti gli studi effettuati per verificarla hanno prodotto risultati contrastanti. Lo stesso è avvenuto con le ricerche che hanno indagato i meccanismi attraverso cui lo zinco produrrebbe benefici.
Ora, la revisione Cochrane, che ha passato in rassegna 15 trial clinici per un totale di 1360 persone arruolate, mette finalmente il punto sulla questione: lo zinco funziona. Tuttavia, per il momento, non è dato sapere quali siano il dosaggio e le modalità di assunzione più efficaci.Tredici dei 15 trial presi in considerazione valutavano l’efficacia dello zinco come intervento terapeutico. Da questa analisi è emersa la capacità della sostanza, se assunta entro 24 ore dalla comparsa dei sintomi, di dimezzare la durata del raffreddore e di ridurre del 40 per cento l’intensità dei sintomi.
I rimanenti due trial consideravano invece l’utilità dello zinco come intervento preventivo. Anche in questo caso si è dimostrato efficace: nei bambini che lo avevano assunto per 5 mesi, ha più che dimezzato l’incidenza del raffreddore, ridotto le assenze da scuola e la prescrizione di antibiotici. Un aspetto, quest’ultimo, da non trascurare soprattutto alla luce dell’aumento della resistenza dei batteri a questa classe di farmaci.L’assunzione di zinco non è stata però esente da eventi a versi, che sono rimasti, nel complesso, lievi.
“Questa revisione rafforza le evidenze a favore dello zinco come trattamento per il comune raffreddore”, ha commentato la prima firmataria della ricerca, Meenu Singh del Post Graduate Institute of Medical Education and Research in Chandigarh, in India. “Tuttavia, per il momento, è difficile produrre raccomandazioni generali dal momento che non sappiamo molto su quale siano il dosaggio, la formulazione e la durata del trattamento ideali”. Inoltre, per i ricercatori, un importante aspetto su cui indagare è l’efficacia della sostanza in specifici segmenti della popolazione: “La nostra revisione ha valutato i benefici dello zinco soltanto nella popolazione sana. Ma potrebbe essere interessante capire se la supplementazione di zinco può aiutare i pazienti asmatici, in cui i sintomi dell’asma tendono a peggiorare con il raffreddore”, ha concluso la ricercatrice.
17 febbraio 2011
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