Ampliamento del numero di pazienti che possono accedere al rimborso dei farmaci per il trattamento dell’osteoporosi e maggiore appropriatezza terapeutica.
È quanto consente l’aggiornamento della Nuova Nota 79 dell’Aifa relativa alla terapia dell’osteoporosi, pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento ministeriale, realizzato anche grazie al contributo della Siommms Società Italiana Osteoporosi, pone le premesse per una riduzione importante delle fratture da osteoporosi nei prossimi anni. L’espressione semplificata del contenuto della Nuova Nota 79 mediante algoritmo, un diagramma di flusso, faciliterà l’interpretazione e l’applicabilità nella pratica clinica.
Le novità. In particolare, l’aggiornamento della Nota 79 riconosce fra i punti chiave l’importanza, al pari della pregressa frattura di polso, anche di fratture osteoporotiche di altre sedi scheletriche, vertebrali o di femore.
E ancora, consente l’accesso al trattamento ed alla prevenzione dell’osteoporosi a carico del Ssn di pazienti a rischio perché in blocco ormonale adiuvante, come ad esempio pazienti in trattamento di deprivazione androgenica per carcinoma della prostata o in trattamento con inibitori dell’aromatasi per carcinoma al seno.
Prevede la possibilità di trattare donne in post menopausa anche prima dei 50 anni se ad elevato rischio di frattura e afferma l’importanza in termini di rischio di frattura osteoporotica di altre comorbilità oltre a quelle reumatiche, già considerate dalla precedente nota, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva, le malattie infiammatorie intestinali croniche, il diabete, l’Aids, la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson e la grave disabilità motoria.
Inoltre, classifica i farmaci in linee di trattamento, in considerazione del rapporto costo/efficacia e del profilo di sicurezza, con la garanzia tuttavia di poter passare da una linea ad un’altra in presenza di giustificate motivazioni cliniche.
“Grazie a questo importante aggiornamento della Nota 79 – ha dichiarato
Giancarlo Isaia, Presidente Siommms e Direttore del Dipartimento di geriatria e malattie metaboliche dell’osso all’Ospedale Molinette di Torino – saremo in grado di raggiungere quanto abbiamo fortemente auspicato, cioè un sensibile miglioramento dell’appropriatezza della terapia e un conseguente calo di fratture da fragilità ossea negli anni a venire e certamente apporterà sensibili benefici ai nostri pazienti, un più corretto impiego delle risorse ed anche una maggiore efficacia della nostra pratica clinica”.