I bambini che vivono in case in cui uno dei genitori fuma, sono a più alto rischio di sviluppare infezioni dell’orecchio secondo uno studio pubblicato su Tobacco Control.La ricerca, condotta da ricercatori dell’Harvard School of Public Health e dell’irlandese Research Institute for a Tobacco Free Society ha inoltre evidenziato come alla riduzione dell’abitudine a fumare in casa negli Stati Uniti abbia corrisposto una riduzione delle otiti nei bambini.
Lo studio ha preso in considerazione dati provenienti dal National Cancer Institute da cui emergeva che in soli 12 anni (dal 1993 al 2006), l’attitudine al fumo in casa da parte delle famiglie americane è passata dal 55 al 14 per cento. Nello stesso periodo, le visite mediche per infezioni all’orecchio che avessero a oggetto un bambino si sono più che dimezzate.“Il nostro studio è il primo a dimostrare il beneficio sui bambini dell’aumento di case smoke-free nella nostra nazione”, ha commentato uno degli autori dello studio, Hillel Alpert dell’Harvard School of Public Health. “Se i genitori rinunciano a fumare in casa - ha aggiunto - possono proteggere i loro bambini da una malattia che rappresenta la più comune causa di visita presso un medico o in ospedale”.
L’infezione, inoltre, ha costi tutt’altro che trascurabili. Secondo alcune stime che si riferiscono agli Stati Uniti, la spesa associata alle infezioni all’orecchio oscillano tra i 3 e i 5 miliardi di dollari l’anno (su una spesa complessiva di circa 2.200 miliardi di dollari).