La metformina, farmaco delle meraviglie per il diabete e non solo, stando ai risultati di un nuovo studio osservazionale, potrebbe prevenire il tumore del polmone nei non fumatori con diabete. La
ricerca, pubblicata su
Cancer Prevention Research, pubblicazione scientifica dell’
American Association for Cancer Research, è firmata da
Lori Sakoda, della divisione di Ricerca del Kaiser Permanente di Oakland (California, USA).
Da tempo, diversi studi osservazionali e di laboratorio hanno suggerito un ruolo della metformina nella prevenzione dei tumori, anche se i dati sull’uomo rimangono conflittuali. Per questo, i ricercatori americani hanno deciso di condurre questa ricerca, espressamente mirata a definire i rapporti tra l’impiego di metformina e la comparsa di cancro polmonare.
A tale scopo è stata presa in esame una coorte di 47.351 pazienti con diabete (54% uomini) di età superiore ai 40 anni, che avevano preso parte ad un’indagine medica tra il 1994 e il 1996. Per acquisire informazioni sulle loro terapie sono stati consultati i registri elettronici sui farmaci. Da questi è emerso che la metà circa di questi pazienti era stata trattata in maniera continuativa con metformina.
Nell’arco di 15 anni di
follow up, 747 pazienti di questa coorte hanno sviluppato un tumore del polmone; di questi, 80 erano non fumatori e 203 fumatori attivi.
In generale, l’uso di metformina non è risultato associato ad un ridotto rischio di tumore del polmone. Andando però ad esaminare i dati relativi ai non fumatori, è emerso che chi faceva uso di questo farmaco per il trattamento del diabete, presentava un rischio di ammalarsi di tumore del polmone del 43% inferiore rispetto ai non fumatori, non trattati con metformina. Inoltre, più a lungo era stata impiegata la metformina, più risultava ridotto il rischio di ammalarsi di tumore del polmone; così per gli utilizzatori di questo farmaco da oltre 5 anni, il rischio di tumore del polmone risultava ridotto del 52% (ma il dato non era statisticamente significativo, per l’esiguità dei numeri).
Anche se non statisticamente significativo, un periodo prolungato di impiego della metformina risultava associato ad una riduzione del 31% del rischio di adenocarcinoma polmonare (la forma di tumore polmonare più frequente nei non fumatori), ma anche ad un aumento dell’82% del rischio di carcinoma polmonare non a piccole cellule (una varietà di tumore polmonare molto comune tra i fumatori).
“Il trattamento con metformina – afferma
Sakoda – non risulta associato ad una riduzione del rischio di cancro del polmone osservando la popolazione diabetica nel suo complesso. I risultati di questo studio tuttavia suggeriscono che il rischio, negli utilizzatori di metformina, risulta diverso, a seconda della storia di abitudine o meno al fumo; in particolare la metformina sembra diminuire il rischio tra i non fumatori e paradossalmente aumentarlo tra i fumatori attivi. Si tratta dunque di risultati inaspettati, che richiedono ulteriori conferme da ampi studi. Solo allora sapremo se avrà un senso utilizzare la metformina nella prevenzione di questo tumore, in specifiche popolazioni, come i non fumatori”.
Lo studio è stato finanziato dai
National Institutes of Health.
Maria Rita Montebelli