“Bisogna ricondurre gli eventi che si stanno verificando nelle ultime ore a una seria analisi scientifica. Le morti fra gli anziani, da sempre, sono più frequenti e non sono causate dalla vaccinazione antinfluenzale”.
È questo il commento di
Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (SIMG) che nel corso del XXXI Congresso Nazionale di Firenze, chiede ai medici di diffondere i dati e alle autorità sanitarie di rendere noti quanto prima i risultati degli esami autoptici disposti per fare chiarezza sui decessi sospetti avvenuti negli ultimi giorni.
“I dati dell’Istat dicono che ogni giorno in Italia muoiono circa 1800 persone, con punte fino a duemila nei mesi invernali – ha detto – la maggior parte dei decessi, circa 1.600 al giorno, avviene in persone anziane. Il tasso vaccinale supera il 50% negli over 65. Quindi ogni giorno muoiono circa 800 persone che si sono vaccinate. Non vi è alcuna correlazione tra la somministrazione del vaccino ed i decessi. Salvo circostanze eccezionali, tutte da dimostrare, le cause della morte sono le solite: cancro, malattie cardiovascolari, respiratorie etc. Dobbiamo dunque ricondurre gli eventi che si stanno verificando nelle ultime ore a una seria analisi scientifica. Come dimostrano i dati epidemiologici a nostra disposizione, è evidente che le morti fra gli anziani, da sempre, sono più frequenti e non sono causate dalla vaccinazione antinfluenzale”.
Gli anziani, aggiunge Cricelli, costituiscono la popolazione più fragile e, indipendentemente dalla vaccinazione antinfluenzale, fanno registrare percentuali di mortalità più elevate: Ma, proprio per la loro condizione di fragilità, è importante che si vaccinino contro l’influenza. Altrimenti assisteremmo a un numero di morti sicuramente maggiore”.