L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), rappresentata dal Direttore Generale Luca Pani, è entrata a far parte di un’iniziativa globale che ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di farmaci per il trattamento delle demenze. L’adesione dell’Ente regolatorio italiano a questa iniziativa, propiziata dal governo del Regno Unito, coincide con una riunione in corso oggi a Ginevra tra esponenti di spicco delle agenzie regolatorie di dieci Paesi.
“L’Aifa è onorata di rappresentare l’Italia all’interno di questo gruppo ristretto - ha commentato il Direttore Generale,
Luca Pani - che adotta un approccio collaborativo per cercare delle soluzioni in grado di accelerare lo sviluppo di risposte terapeutiche efficaci e sicure per un insieme di disturbi che affliggono nel mondo circa 44.4 milioni di persone, un numero destinato ad aumentare secondo le stime più recenti sino a raggiungere quota 135.5 milioni nel 2050”.
“Le dimensioni di questa sfida - ha aggiunto Pani - ci impongono di lavorare assieme alle altre agenzie regolatorie, questo tipo di patologie non conosce frontiera e solo uno sforzo internazionale congiunto può avere effetti tangibili in tempi accettabili per i pazienti e le loro famiglie”.
Prendono parte ai colloqui, oltre ad Aifa, anche le autorità regolatorie di Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Stati Uniti, Canada, Giappone, Svizzera e rappresentanti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).
Secondo i dati di Alzheimer Europe, in Italia le demenze colpiscono più di 1 milione e 200 mila persone e costituiscono una importante causa di invalidità. Oltre a quello sociale, quindi, le demenze hanno un fortissimo impatto sui sistemi sanitari, basti pensare che il loro costo totale per il 2010 è stato pari a 604 miliardi di dollari.
La sfida più importante è costituita dall’impulso alla ricerca, finalizzata allo sviluppo di strumenti di prevenzione e terapie innovative che possano incidere sulla qualità della vita delle persone affette da demenza. In questo ambito l’incontro a cui l’Italia ha aderito ha l’obiettivo di elaborare una strategia per rimuovere uno degli ostacoli più importanti che affrontano le aziende impegnate nella ricerca, l’esistenza di requisiti normativi diversi a seconda del Paese. L’iniziativa, che proseguirà con incontri successivi in tutto il mondo, intende studiare le modalità più idonee per ottimizzare le leggi e i regolamenti esistenti per sostenere la ricerca e lo sviluppo.