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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Depressione autunnale (SAD): scoperta la causa biochimica

di Maria Rita Montebelli
immagine 21 ottobre - Presentato questa mattina al congresso dello European College of Neuropsychopharmacology (ECNP) in corso a Berlino, lo studio che dimostra come la SAD dipenda da un aumento dei livelli della SERT, la proteina di trasporto della serotonina
Gli anglosassoni lo chiamano winter blues o, più scientificamente, SAD (seasonal affective disorder) ed è una forma di depressione collegata al cambio di stagione; le persone che ne sono affette, ne sperimentano tutti gli anni i sintomi all’inizio dell’autunno, che proseguono poi per tutti i mesi invernali. Con l’arrivo della primavera, i sintomi della SAD si sciolgono come neve al sole, spontaneamente, pronti a ricomparire al successivo cambio di stagione. Il disturbo colpisce un significativo numero di persone all’arrivo dell’autunno, soprattutto nei Paesi del nord Europa dove, ad essere interessata è una persona su 6. Nella sola città di Copenhagen ne soffrirebbe il 15% della popolazione.

Uno studio longitudinale condotto da ricercatori dell’Università di Copenhagen e presentato al congresso dello European College of Neuropsychopharmacology (ECNP) in corso a Berlino, ritiene di aver individuato la causa biochimica di questo disturbo. Chi ne è affetto presenterebbe alterazioni stagionali nella regolazione della serotonina (5-HT), un neurotrasmettitore che ha una grande influenza sul tono dell’umore. Basti pensare che molti farmaci anti-depressivi, come ad esempio gli SSRI (Selective Serotonin Reuptake Inhibitors)agiscono proprio ‘trattenendo’ più a lungo la serotonina a livello delle sinapsi, dove svolge il suo ruolo.
I ricercatori danesi, che hanno studiato 11 pazienti con SAD e 23 individui sani, hanno scoperto che nei soggetti con SAD i  livelli di SERT (Striatal Serotonin Transporter) sono più elevati nei mesi invernali; e maggiori sono i livelli di SERT, più ‘legata’ è serotonina, minore è il suo effetto biologico.
“Riteniamo di aver scoperto – afferma Brenda Mc Mahon, primo autore dello studio – il meccanismo attraverso il quale il cervello adatta i livelli di serotonina al cambio di stagione. Il SERT riconduce la serotonina all’interno dei neuroni, dove non è attiva; quindi, maggiori sono i livelli di SERT, meno attiva è la serotonina. La luce del sole mantiene questo meccanismo di regolazione settato verso il basso; ma quando le notti diventano più lunghe e il buio prende il sopravvento sulla luce del sole, i livelli di SERT aumentano e questo provoca una riduzione dei livelli di serotonina ‘attiva’. E’ quanto si verifica appunto nei soggetti affetti da SAD”.

Le fluttuazioni del SERT sono particolarmente evidenti nei portatori del polimorfismo short5-HTTLPR (S-carriers).In media i pazienti con SAD hanno livelli di SERT più alti del 5% nei mesi invernali, rispetto a quelli estivi, mentre le persone che non sono affette da questo disturbo, presentano gli stessi livelli durante tutte le stagioni.

“Le fluttuazioni del SERT associate al SAD sono state già segnalate da altri studi in passato – commenta il professor Siegfried Kasper, presidente dell’ECNP – ma questo è il primo studio ad aver seguito così a lungo questi pazienti, permettendo di confrontarne i livelli e di riscontrare questo gradiente di livello tra i mesi estivi e invernali. Rappresenta la conferma che il SERT è associato al SAD”.

Maria Rita Montebelli
21 ottobre 2014
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