“I medici di medicina generale sono in grado di prescrivere qualunque farmaco, purché siano messi nella condizione di conoscerlo e utilizzarlo appropriatamente. Plaudiamo all’iniziativa dell’Aifa di selezionare 2.000 medici di famiglia per inserirli nei percorsi terapeutici in appropriatezza. Questi professionisti potranno quindi prescrivere i farmaci innovativi sottoposti a Piano Terapeutico, facoltà finora limitata solo agli specialisti. Nessuno meglio del medico di famiglia è in grado di compiere l’intero processo di conoscenza, identificazione del paziente eleggibile, selezione della terapia appropriata, valutazione degli ‘outcome’”.
Questo il commento di
Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg), che ipotizza alcuni criteri per la selezione dei professionisti della medicina generale, che devono includere la qualità professionale misurabile dell’operatore e la possibilità di evidenziare gli ‘outcome’, cioè i risultati ottenuti attraverso la terapia.
“La decisione dell’Aifa – ha sottolineato Cricelli - pone rimedio a una situazione che risale a circa 15 anni fa e che abbiamo più volte denunciato. L’istituzione del Piano Terapeutico ha determinato ‘distorsioni’: parte dal presupposto che solo alcuni professionisti siano in grado di prescrivere determinate terapie e altri invece debbano essere privati di questa facoltà. Questa meritoria iniziativa sta suscitando uno straordinario consenso tra i nostri medici che hanno inviato la loro adesione al progetto. Conclusa la selezione iniziale, entreremo con AIFA nel merito della realizzazione pratica del progetto”.