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QS Edizioni - sabato 17 agosto 2024

Scienza e Farmaci

Spesa farmaceutica Ssn. Farmacia e territorio: più ricette e ticket, ma la spesa cala. Ospedale: solo tre regioni non sfondano il tetto

di Gennaro Barbieri
immagine 5 maggio - Pubblicato il rapporto Aifa per il 2013. Coninua il calo della spesa territoriale. Ma il ticket aumenta. Mentre in ospedale la spesa continua a crescere e solo Sicilia, Valle d'Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano hanno rispettato il tetto del 3,5%. A livello complessivo il maggiore sfondamento per Puglia e Lazio. IL RAPPORTO AIFA.
Nel corso del 2013 in Italia la spesa farmaceutica ha raggiunto complessivamente quota 16 miliardi e 630 milioni, registrando uno scostamento totale di quasi 828 milioni rispetto al tetto del 14,85%. Il disavanzo nei confronti della soglia fissata è dovuto quasi interamente alla spesa ospedaliera (oltre 765 milioni) e in misura nettamente inferiore a quella territoriale (poco meno di 63 milioni). E’ quanto emerge dal monitoraggio a consuntivo sul 2013 effettuato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

Spesa farmaceutica ospedaliera: solo tre Regioni rispettano il tetto di spesa
Sicilia, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano hanno rispettato il limite del 3,5% assegnato a ciascuna area, tenendosi sotto la soglia rispettivamente di 5 mln, 1mln e 694mila euro. Per tutte le altre regioni arriva una bocciatura che riguarda in particolar modo Toscana (115 milioni) e Puglia (114 milioni). A metà strada si colloca il Molise che manca l’obiettivo per poco più di 2 mln. In termini complessivi la spesa farmaceutica ospedaliera italiana raggiunge quota 4 miliardi e 489 milioni.

Spesa farmaceutica territoriale: sono di più le Regioni diligenti
In questo caso il tetto fissato è del 3,5% per regione e sono in nove a non rispettarlo. La più negligente è la Sicilia che si discosta di quasi 144 mln, a seguire Lazio e Campania che mancano l’obiettivo rispettivamente di 132 e 130 mln. La Lombardia è invece quella che si mantiene sotto la soglia con il maggior distacco (164,6 mln), a ruota Emilia Romagna (123 mln) e Veneto (119 mln). Il computo su scala nazionale evidenzia una spesa farmaceutica territoriale pari a 12 mld e 140 mln.

Il dato aggregato: maglia nera per Puglia e Lazio
Sommando i due livelli, ospedaliero e territoriale, lo sforamento più marcato rispetto al parametro complessivo del 14,85% riguarda la Puglia (114 mln), poi Lazio (193), Campania (148,3), Sicilia (138,6) e Sardegna (111,7). Sotto il tetto, invece, primeggia la Lombardia (- 104 mln) che precede Veneto (- 81), Emilia Romagna (- 35), P.A di Trento (- 21) e di Bolzano (- 19), Valle d’Aosta (- 3).

In flessione la spesa in farmacia
Nel 2013 la spesa farmaceutica convenzionata ha segnato complessivamente 8,86 miliardi, evidenziando una diminuzione di 122,5 milioni rispetto al 2012, pari a -1,4%. Ai due estremi della forbice si posizionano Marche e Sardegna: nella prima emerge una crescita del +2,4%, nella seconda una contrazione del -7,4%. Segno positivo anche per Puglia, Campania, Lazio, Abruzzo e Umbria: nessuna, comunque, mostra una crescita superiore all’1%. Da segnalare poi il calo dei consumi in Emilia Romagna (-3,7%) e in Sicilia (-3,1%).

Cresce il numero di ricette
Nel 2013 ne sono state prescritte 607,8 milioni, cioè 15,2 mln in più rispetto all’anno precedente (+2,6%). L’aumento, che accomuna tutte le regioni italiane, è stato trainato da Marche (+3,9%), Campania (+3,8%) e Puglia (+3,7%). Le uniche due realtà a mostrare un aumento inferiore all’1% sono Basilicata (0,8%) e Liguria (0,5%).

In aumento anche i ticket
L’Aifa precisa che questa voce include la spesa sostenuta dal cittadino per ogni forma di compartecipazione a suo carico, per l’acquisizione di medicinali erogati in regime di assistenza convenzionata. In questo caso la spesa si attesta a 1,436 mld, determinando un aumento di 30 milioni nel confronto con il 2012, pari a un +2,1%. La forbice è molto ampia dato che si passa dal +12,2% della Basilicata al -1,7% della Provincia Autonoma di Trento. Espansione notevole per la Toscana (+6,6%), mentre anche Campania, Abruzzo, Lazio e Marche oltrepassano il 3%. 
 
Gennaro Barbieri
5 maggio 2014
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