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QS Edizioni - sabato 21 dicembre 2024

Scienza e Farmaci

La diagnosi di Parkinson si potrà fare con la risonanza magnetica

di Maria Rita Montebelli
immagine 27 marzo - Pubblicati su Radiology *i risultati di una ricerca dell’università di Pisa che si è avvalsa della  risonanza magnetica sperimentale 7Tesla, dotata di un magnete a campo ultra alto, in grado di leggere l’anatomia delle zone profonde del cervello interessate dalla malattia.
La strada è ormai aperta per la diagnosi strumentale del morbo di Parkinson. La notizia arriva da Pisa ed è stata pubblicata online first su Radiology. Mirco Cosottini e colleghi dell’Università di Pisa sono riusciti a immortalare le zone profonde del cervello colpite dal morbo di Parkinson con immagini ottenute da una risonanza magnetica molto particolare. Si tratta della Risonanza Magnetica 7 Tesla della Fondazione IMAGO7, che utilizza un magnete sperimentale a campo ultra alto, l’unico presente in questo momento in Italia. L’impiego di questa apparecchiatura e la realizzazione di una serie di sequenze ad altissima risoluzione spaziale (al di sotto del millimetro) ha consentito ai ricercatori pisani di ‘fotografare’ in dettaglio l’anatomia della ‘sostanza nera’, la struttura colpita nervosa da questa malattia degenerativa.
 
Lo studio ha interessato diciassette pazienti affetti da morbo di Parkinson e ventuno soggetti sani. La RMN 7 Tesla ha permesso di individuare chiaramente le anomalie della pars compacta della substantia nigra (la regione cerebrale che contiene i neuroni produttori di dopamina, compromessi nel Parkinson) nei soggetti affetti da questa patologia neurodegenerativa; la sensibilità dell’esame è risultata del 100% e la specificità del 96,2%. E’ la prima volta che questo accade perché fino ad ora nessuno studio di RMN aveva permesso di rivelare la neuroanatomia di questa malattia.
“Questi risultati – ha commentato il dottor Casottini – sono promettenti per consentire di diagnosticare in fase precoce il Parkinson, che continuerà ad essere individuata su base clinica, ma che potrà essere confermata anche in fase iniziale da questo esame strumentale. Il prossimo passo sarà l’impiego della RMN 7 Tesla in altre patologie nervose, quali la SLA e l’Alzheimer”.
Lo studio pubblicato su Radiology è stato finanziato dal Ministero della Salute e dalla Regione Toscana.
I casi di Parkinson in Italia, secondo stime dell’ISS, sono 220mila, pari al 2% della popolazione italiana al di sopra dei 65 anni.
 
Maria Rita Montebelli
27 marzo 2014
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