Dalla riorganizzazione delle strutture ospedaliere, privilegiando i servizi migliori, al collegamento reale tra i centri di riferimento, eliminando prestazioni improprie, fino al raggiungimento di una maggiore uguaglianza sul territorio nazionale rispetto all’accesso alle analisi e ai trattamenti. Questi sono alcuni temi emersi durante la Conferenza di oggi, al Senato a Roma, contenuti all’interno del
Position paper, un documento realizzato dalla Fondazione ‘Insieme contro il cancro’. La Fondazione, presieduta dal Professor
Francesco Cognetti, è stata istituita dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dall'Associazione Italiana Malati di Cancro, Parenti e Amici (AIMaC).
Ad oggi, i tumori colpiscono un numero elevato di pazienti, che arriva quasi a tre milioni in Italia (molto aumentato rispetto agli ultimi 20 anni), ma circa un paziente su due sconfigge la malattia: “le percentuali di guarigione sono in costante crescita”, ha sottolineato
Gianni Letta, membro del Comitato d’Onore della Fondazione.
In questa vittoria, un ruolo essenziale è rappresentato dalla prevenzione, talvolta ancora non sufficientemente sostenuta. A tale scopo, il paper della Fondazione e l’impegno di diverse Istituzioni intendono sensibilizzare l’opinione pubblica, ‘puntando i riflettori’ sul sistema della prevenzione, dell’assistenza e della ricerca oncologica in Italia, e presentare delle proposte di intervento per migliorare le attuali criticità.
"Il nostro sistema di cura è uno dei più efficienti al mondo, infatti i pazienti italiani vivono più a lungo rispetto alla media europea. Ma tagli lineari, liste d’attesa e scarso sostegno alla ricerca rischiano di compromettere la qualità dell’assistenza. Inoltre il documento ribalta il paradigma delle liste di attesa, che dovrebbero essere articolate sulla base delle patologie e delle necessità cliniche, piuttosto che sulla tipologia degli strumenti diagnostici utilizzati", afferma Francesco Cognetti, Presidente di ‘Insieme contro il Cancro’. “La prevenzione (
no al fumo, dieta corretta, attività fisica costante) rappresenta l’arma vincente per sconfiggere il cancro, anche se l’Italia si colloca agli ultimi posti in Europa per investimenti in progetti di sensibilizzazione. E nel nostro Paese circa un terzo degli adulti di età compresa fra 18 e 69 anni non svolge nessuna attività fisica”.
A tal proposito, tra le iniziative presentate oggi, la
prima campagna nazionale per sensibilizzare gli sportivi, da marzo al via allo Stadio Olimpico di Roma e poi in altri stadi italiani, che è stata illustrata da
Giancarlo Abete, Presidente FIGC, membro della Giunta Nazionale del CONI e del Comitato d’onore di ‘Insieme contro il Cancro’. I tifosi riceveranno un opuscolo contenente un sondaggio sul loro stile di vita (alimentazione, attività fisica) e anche sulle loro conoscenze generali sul tumore.
Un altro aspetto, emerso durante la Conferenza riguarda la “disuguaglianza tra le diverse Regioni d’Italia rispetto alla prevenzione e dunque anche alle terapie, con un dislivello molto accentuato tra Nord e Sud”, ha sottolineato
Virman Cusenza, Direttore de ‘Il Messaggero’ e membro del Comitato d’onore della Fondazione.
Ma quali sono le principali proposte del paper? “Tra le proposte, in molti casi relative ad interventi a costo zero”, ha spiegato al nostro giornale
Francesco Cognetti, “c’è l’implementazione degli screening, soprattutto nelle regioni del Sud, e la riorganizzazione complessiva del sistema assistenziale in ambito oncologico. Riorganizzazione che può avvenire non attraverso la soppressione dei piccoli ospedali, ma ad esempio attraverso il maggiore impiego di questi ultimi nelle attività di diagnosi precoce, di riabilitazione oppure di follow-up di pazienti già trattati, lasciando così ai grandi ospedali l’assistenza di chi necessita di trattamenti chirurgici e/o combinati. Il tutto permetterebbe di risparmiare risorse da destinare ad attività di ricerca. Riguardo alle strutture, in base alle stime, su oltre 1000 centri che si occupano di cancro del colon retto soltanto circa 200 risultano adeguati, e proporzioni simili valgono anche per i centri dedicati ad altri tipi di neoplasie". Il Presidente ha sottolineato anche un altro aspetto, legato al rimborso dei farmaci: “
l’introduzione della classe CNN dei farmaci è fonte di un 'vulnus costituzionale' e non accelera la procedura di rimborso; solamente i pazienti che ne hanno la possibilità economica o che hanno un’assicurazione possono giovarsene. Noi invece siamo anche disponibili a prendere in considerazione un rimborso completo e rapido per i farmaci che siano di grande impatto e innovazione ed un rimborso meno efficace o inesistente per farmaci che hanno una minore valenza”.
Altri punti emersi durante la Conferenza, illustrati da
Cognetti, riguardano poi la riduzione rispetto al passato della mortalità dovuta al cancro (pari al 12% negli uomini – che hanno smesso di fumare in molti casi - e al 6% nelle donne), l’importanza della prevenzione sui luoghi di lavoro, il ritardo italiano nell’accesso ai farmaci innovativi (la lentezza dei tempi Aifa nell’esame delle procedure di rimborso e poi la lentezza delle procedure legate ai prontuari regionali che rallentano l’accesso all’innovazione farmacologica).
Durante la Conferenza, inoltre, numerosi altri interventi, tra cui quello di
Maurizio Sacconi, Capogruppo Ncd al Senato;
Franco Chimenti, Presidente di Coni Servizi;
Elisabetta Iannelli, Segretario della Fondazione ‘Insieme contro il cancro’.
Viola Rita